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Via libera all’assestamento di bilancio

Approvati dal consiglio provinciale di Bolzano con 17 sì, 13 no e 3 astensioni i due ddl relativi alla manovra. Duro attacco di Artioli ad Achammer.

È terminata in tarda mattinata la seduta del consiglio provinciale che ha approvato, con 17 sì, 13 no e 3 astensioni, i due disegni di legge della manovra di assestamento di bilancio da 195 milioni di euro. “Con il bilancio di assestamento la giunta provinciale mette a disposizione i mezzi finanziari per proseguire e attuare completamente i programmi annuali 2017 e le misure infrastrutturali previste nei diversi settori, dall'economia all'edilizia, dalla sanità al sociale e alla scuola, sottolinea il presidente Arno Kompatscher dopo l'approvazione. La discussione si è aperta sulle singole misure fra cui l'estinzione anticipata di debiti della società Terme Merano, ulteriori provvedimenti per contrastare il gioco d’azzardo, la cessione in cambio delle aree militari acquisite dallo Stato di alloggi da parte dell’Ipes alle cooperative militari, l’ampliamento del personale scolastico per l’integrazione di alunni con disabilità e con background migratorio. Da segnalare il duro intervento di Elena Artioli di Team Autonomie che ha annunciato voto contrario ai ddl sulla scia della polemica divampata nei giorni scorsi sulla questione degli asili tedeschi. “Non si può tornare indietro agli anni 70 - ha detto Artioli -. Dal giovane assessore Philipp Achammer non mi aspettavo una tale cavolata, una tale divisione che fa tornare indietro nel tempo, invece che migliorare convivenza e bilinguismo, tenendo anche conto del grande numero di extracomunitari presenti. Ellecosta diceva che era meglio un pachistano che un italiano, e pare che si sia allo stesso punto. Lei non si rende conto del danno che ha fatto alla convivenza, e la cosa più grave è il silenzio dell’assessore Tommasini”. La consigliera ha poi aggiunto, rivolgendosi ancora ad Achammer, che “con i grandi problemi che ci sono, compresi masi e alberghi che vanno all’asta, ci si mette a fare la conta degli italiani negli asili tedeschi, vi dovete vergognare!”.