“Manca una visione di città”
“Vogliamo una Bolzano in cui comprare o affittare casa non sia un miraggio, libera dal traffico, sicura e che offra opportunità di realizzazione a tutte e tutti”. È il programma ambizioso di Matthias Cologna e Thomas Brancaglion, i due consiglieri comunali eletti a fine 2020 con la lista del Team K, in coalizione con Psi, +Europa e Volt. Oggi è stato presentato il bilancio di metà legislatura. “La collaborazione tra Gruppo consiliare provinciale e comunale è continua e proficua e sono orgoglioso dell’instancabile attivismo dei nostri due consiglieri, sia per la quantità che per la qualità del lavoro svolto”, sostiene il consigliere provinciale e presidente del Team K Paul Köllensperger, che aggiunge: “La Volkspartei non ha mai avuto un occhio di riguardo per Bolzano, che è una Cenerentola. Al partito dei contadini interessa poco, questa è la triste realtà”.
La terza via del Team bolzanino
“Siamo posti in una condizione molto particolare, tra un’opposizione storicamente di centrodestra di lingua italiana, e una maggioranza di centrosinistra idealmente più vicina alle nostre posizioni” proseguono Brancaglion e Cologna, “ci siamo ritagliati uno spazio social-liberale e progressista tra maggioranza e opposizione, ravvivando la discussione sugli argomenti per andare oltre il conflitto”. Ma, ricorda Cologna, “non ci siamo scelti questo ruolo all'opposizione: la SVP ha posto un veto su di noi. L’ambizione è governare, senza salvare la maggioranza di turno”. Una collaborazione col centrosinistra è possibile e auspicabile, ma anche “con alcuni del centrodestra si può lavorare, altrimenti si alimenta una discussione politica basata sulle ideologie anziché sui temi”.
In questi primi due anni e mezzo di consiliatura, Matthias Cologna e Thomas Brancaglion hanno firmato 48 interrogazioni, 10 interpellanze, 19 domande di attualità, 35 mozioni e 123 documenti voto su molti, differenti temi. Hanno anche trovato il tempo di celebrare 90 matrimoni. “Entrare nel dettaglio di questi numeri sarebbe impossibile - spiegano - ma ci limitiamo a ricordare la battaglia per restituire il Virgolo alla città, in modo sostenibile dal punto di vista economico e ambientale, e mantenendo Ötzi nel centro storico; il sostegno attivo a molte campagne nazionali per i diritti come Voto dove vivo, Figli Costituenti, la battaglia per l’eutanasia legale e per una migliore regolamentazione degli strumenti di democrazia diretta”.
Il Team K snocciola le altre battaglie della prima parte della legislatura: per i diritti (“sui senzatetto occorre uscire dalla logica emergenziale dell’emergenza freddo”), per il linguaggio e la parità di genere, a partire dalla “Collina dei saggi e delle sagge” e dalla riduzione dei prezzi dei prodotti mestruali nelle farmacie comunali (“ci è costata due ore e mezza di discussione in Consiglio”), per la scuola plurilingue (“sull’asilo bilingue a Prati di Gries la maggioranza si è attivata solo grazie a noi”) e infine per i giovani, dal vivere la città nelle ore notturne all’annosa questione degli studentati, tema sul quale il Team K ha presentato un dettagliato dossier. “Servono studentati pubblici” ha ribadito Matthias Cologna.
(im)mobilità (in)sostenibile?
Molta l’attenzione riservata alla mobilità sostenibile: “Il vecchio modello a base di asfalto, smog e rumore non funziona più, semplicemente non c’è più spazio sulle strade”, ricordano i consiglieri. Perciò spazio alla prima “casa avanzata” a Gries, suggerita da una mozione del Team, il sostegno al tram per l’Oltradige e la richiesta di ridimensionare il Park Vittoria. Restando sulla sostenibilità, l’impegno del Team per l’istituzione di una assemblea climatica cittadina, dopo una prima bocciatura, ha trovato il sostegno del sindaco Caramaschi. Tra le preoccupazioni del gruppo consiliare c’è infine “l’inaccettabile stallo in cui è impantanato lo sviluppo urbanistico dell’areale ferroviario” ma che ora sembra indirizzarsi “nella direzione che auspichiamo da anni: un intervento diretto della mano pubblica nell’investimento”. Citati, ad esempio, gli usi temporanei.
“Manca una visione di città”, concludono i due consiglieri guardando al futuro, “abbiamo perso abitanti, la popolazione è sempre più vecchia e molti giovani lasciano la città”. Basteranno altri due anni per imprimere un cambio di rotta al governo di Bolzano?
Lo slogan propagandistico mi
Lo slogan propagandistico mi ricorda tanto quelli che chiedono come vorresti il tuo partner: bello, simpatico e aperto! Personalmente ci avrei aggiunto anche: una Bolzano dove si fa tanto sesso. Sono il primo a criticare l' operato del comune, in forza del fatto che gli ho votati, ma permettetemi di dire che il grillismo è fallito. La decrescita felice non esiste.
Complimenti per il vostro
Complimenti per il vostro costante impegno a livello comunale. Avanti così!