Society | Scuola dell'infanzia

Nessuna fuga

L’assessore Tommasini e la Sovrintendente Minnei gioiscono: “il modello plurilingue funziona e gli iscritti alle scuole materne in lingua italiana sono in crescita”.
Kindergarten
Foto: web

Nonostante le polemiche e le fosche aspettative in merito un progressivo ma inesorabile 'esodo’, gli ultimi dati dicono che il numero bimbi iscritti alle scuole materne di lingua italiana è in aumento
In realtà si tratta di una crescita di per sé è contenuta, perché si parla di 40 unità rispetto alla cifra complessiva di 3500. E l’aumento si fa apprezzare non tanto nel capoluogo, ma piuttosto in alcune realtà territoriali lasciando intendere un aumento di appeal delle materne italiane soprattutto da parte delle famiglie di madrelingua tedesca, mistilingue e straniera residenti nei vari centri della provincia. 

Ma per l’assessore provinciale competente Christian Tommasini il merito sarebbe comunque da ricondurre alla “nuova offerta plurilingue introdotta dall’anno scorso, aggiungendo anche l’apprendimento ludico dell’inglese all’insegnamento bilingue in italiano e tedesco”. 
Tommasini ha colto l’occasione di un convegno sulle nuove sfide educative tenutosi stamane all’Auditorium di via Dante, per esprimere l’intenzione di “rafforzare la squadra di lavoro creata per trasmettere e ottenere informazioni dalle scuole dell’infanzia".
“In una società in continuo mutamento - ha detto Tommasini - sono molte le sfide  da affrontare, a partire dal quella dell’inclusione, che è uno dei punti fondanti del nostro sistema”. L’assessore e vicepresidente della Provincia ha aggiunto che “è proprio attraverso il dialogo e lo scambio di informazioni che si vincono le sfide oggi rappresentate dal miglioramento dell’offerta formativa per i bambini e dal benessere e dalla soddisfazione del corpo insegnante”.

Rispetto ad osservazioni di segno opposto emerse nelle ultime settimane per cercare di capire i motivi della grande richiesta di posti nelle scuole materne di lingua tedesca soprattutto di Bolzano, Laives e Bassa Atesina, l’assessore provinciale alla scuola in lingua italiana ha quindi voluto ribadire quanto segue.

“La qualità della nostra offerta formativa basata sul sistema pedagogico italiano, che ha un livello di eccellenza assoluta, indubbiamente di serie A”

In merito al cosiddetto ‘modello scolastico plurilingue’, oggetto recentemente di grandi discussioni e all’origine della preoccupazione che “l’aver imboccato questa direzione possa nel medio lungo termine ridurre le cattedre di lingua italiana”, Christian Tommasini ha chiarito che “il modello si sviluppa grazie al fatto che negli anni è stato formato personale di lingua italiana all’insegnamento ludico del tedesco e dell’inglese, per cui il potenziamento avviene utilizzando risorse interne”.