Politics | Reazioni al voto

Spagnolli: paghiamo frammentazione e disaffezione per la politica

Il sindaco di Bolzano attribuisce il calo della Svp al voto dei giovani e si compiace da un lato per il risultato del Pd e dall'altro per il forte calo a Bolzano del Movimento 5 Stelle.

Sindaco Spagnolli, a Bolzano l'astensione ha fatto segnare un nuovo record. Quali sono le sue cause?
Luigi Spagnolli - È evidente che Bolzano da un lato paga la frammentazione delle liste italiane e dall'altro la disaffezione per la politica che è un fenomeno nazionale. Poteva anche andare peggio, comunque. In ogni caso a mio avviso non si tratta di una questione che non riguarda chi governa o non governa, ma piuttosto l'attuale volto complessivo della politica nel nostro paese. Sempre più spesso a Roma si sente dire 'sarebbe l'ora che arrivassero i tedeschi a governarci'. Ebbene: qui a Bolzano i tedeschi noi li abbiamo già. Ed evidentemente qualche italiano ha preferito restarsene in montagna e lasciar fare a loro. 

La Svp fa registrare un calo. Come interpretarlo?
Nonostante le difficoltà degli ultimi mesi i Freiheitlichen sono cresciuti.  È subentrato un problema annunciato da tempo: le giovani generazioni fanno più fatica a votare Svp con le percentuali del passato. I giovani votano altri partiti e di conseguenza la Svp cala. Guadagnano invece i Verdi e crescono, non dobbiamo dimenticarlo, anche i partiti di Pöder e della Eva Klotz. Quindi anche i voti tedeschi si disperdono, anche se loro sono molto lontani dal raggiungere le performance negative del gruppo italiano. 

Un altro dato eclatante a Bolzano è il calo del Movimento 5 Stelle a Bolzano città, che passa  dal 19% delle politiche 2013 al 7% di queste provinciali. 
I bolzanini hanno capito che i grillini locali li vogliono riportare a vivere nelle caverne. Ma hanno anche capito che Beppe Grillo è una grande montatura che ha trovato il sistema per pagarsi una carriera di showman grazie alla politica, e non ha nessuna intenzione di fare proposte risolutive per governare nel paese. Grillo fa solo cabaret e attraverso la sua schiera di aficionados riesce a farlo anche sulla scena politica che al momento è il più bel teatro del paese. 

Il PD se la sta cavando bene. Spagnolli avrebbe potuto esserci ma non c'è. Le performance dei candidati di punta ci parlano di un Tommasini stabile, un Bizzo in crescita e di Cornelia Brugger al terzo posto che lotta per entrare in consiglio con il terzo mandato. 
È la dimostrazione che comunque l'essere compatti paga, anche se io avrei preferito una compattezza maggiore. Abbiamo dimostrato di essere l'unico partito di lingua italiana che vuole reggere la scena come tale e questo sicuramente ci ha favoriti. Il risultato definitivo sarà comunque buono, considerati i tempi, ma non sappiano ancora se sarà determinante per la formazione del nuovo governo, perché questo dipenderà dai numeri generali anche degli altri partiti.