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Atletica: Cenerentola o principessa?

La società SAF si dice contenta per il restauro del campo CONI di Bolzano. Per il presidente però "resta il grave problema delle strutture per lo sport a Bolzano”.
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Foto: ilgiornodellaltoadige.it

Alessio Fuganti ha 44 anni, insegna matematica e da una vita è l’anima dell’atletica leggera a Bolzano. Per molto tempo critico nei confronti del Comune di Bolzano per le (non) scelte compiute per quanto riguarda gli spazi da mettere a disposizione alle società sportive, il presidente della storica società di atletica SAF fondata nel 1953 fa il punto con salto.bz della situazione delle strutture nel capoluogo soprattutto per giovanissimi che si avvicinano alla disciplina e per le molte società che effettuano ogni anni la preparazione atletica all’aperto. 

salto.bz : Il campo di via Santa Geltrude è stato completamente rinnovato e una settimana fa è stata inaugurato. Siete contenti?
Alessio Fuganti - La riapertura del campo Coni era attesa da molti anni e la ristrutturazione lo ha reso di nuovo un campo di atletica. Prima era una struttura realizzata sulla falsariga di tutti i campi Coni d’Italia e cioè dedicata principalmente alle scuole. Ora in particolare le pedane per lanci e salti presentano un disposizione molto più organica e funzionale. Ma in questo modo però non tutti i problemi sono stati risolti.

Quali sono i problemi che restano?
A Bolzano si trova circa un terzo di tutti gli atleti presenti in provincia. Fra le varie società siamo circa 400. Non tutti usano il campo perché vari podisti utilizzano invece la ciclabileper allenarsi, tuttavia è evidente che un campo solo per gli allenamenti non basta. Lo abbiamo toccato con mano in questi mesi in cui ci siamo ritrovati tutti al Druso. 

Quella del Druso però è una struttura davvero molto precaria per l’atletica. 
Sì, perché ad esempio c’è solo la pedana per il salto in lungo. La questione di fondo è che a Bolzano in definitiva servono due strutture. E non solo per noi e cioè per le società di atletica ma anche per tutti gli sport extra atletica che utilizzano i campi per allenarsi. Come gli sciatori ed anche le squadre di basket e pallavolo, che prima di iniziare a giocare al Palamazzali iniziano la preparazione in agosto e settembre proprio al Druso. Vengono ad allenarsi anche gli arbitri e l’anno scorso c’erano anche i ciclisti. Insomma un universo intero di sportivi. Il secondo campo ora diventerà comunque fondamentale perché il campo Coni di via Santa Geltrude d’ora in poi sarà in uso esclusivo alle società di atletica e questo da regolamento comunale. C’è poi un’ulteriore complicazione. 

Quale?
I nostri ragazzi che si allenano vanno a scuola e visto che ora praticamente in tutte le scuole le lezioni sono su 5 giorni con i rientri, in pratica tutti i ragazzi hanno tempo alla stessa ora. 

Tutto sembra ricollegarsi al fatto che Bolzano soffre da anni di un problema di fondo e cioè di una carenza sostanziale di strutture per la pratica sportiva adeguate alle esigenze di una città di 100mila abitanti.
Il problema finora non è stato risolto perché in sostanza non c’è mai stata la volontà di farlo. Il Druso è stato lasciato andare allo sbando per tutto quello che non riguarda il campo da calcio. E’ mancata persino la manutenzione ordinaria, quindi le strutture non sono più in buone condizioni. Anche se in realtà paradossalmente il tartan della pista è riuscito a resistere ed ancora in grado di svolgere il suo compito impedendo agli atleti di farsi male. 

Come mai la città di Bolzano si trova in queste condizioni?
La domanda andrebbe rivolta a tutti gli amministratori che si sono succeduti negli ultimi 20 anni. Lo stadio Druso è rimasto nelle medesime condizioni da quando è stato rifatto il Lido e tutti noi speravamo che dopo le piscine avrebbero sistemato anche il campo. E invece niente. 
Il Druso è una struttura logistica fondamentale per la città, perché è facilmente raggiungibile in bici. Anche i ragazzini più piccoli possono arrivarci da soli grazie alla ciclabile. 
Noi non vogliamo un altro campo per le gare, adesso ce l’abbiamo e va benissimo. Ma il Druso andrebbe rifatto pensando agli allenamenti di tutti, non solo dell’atletica, magari riducendo a 4 le corsie che attualmente sono 6. Ma da quello che sentiamo questa cosa non sembra essere stata minimamente recepita.

Già, sembra infatti che la ristrutturazione progettata del Druso sia ad uso esclusivo del calcio.
Che a Bolzano è uno sport marginale. Per non parlare del fatto che ormai in tutto il pianeta lo stadio del calcio viene posto in periferia e non in centro città. Il Südtirol sta andando così così. Se dovesse però arrivare in serie B le cose si complicherebbero e di molto.

Vorrebbe dire accogliere migliaia di tifosi ospiti.
Sì e ogni due settimane spaccare in due la città, che andrebbe chiusa per sicurezza. Con la serie C chiudono sempre il parcheggio. Con la serie B bisognerebbe chiudere anche viale Trieste. Per non parlare di quello che succederebbe se i tifosi ospiti decidessero di scaldarsi non apprezzando le decisioni arbitrali… Potrebbero mettere a ferro e fuoco il centro città che è a due passi. magari in coincidenza con il mercatino di Natale… E’ una cosa fuori da ogni logica. 

L’atletica comunque ha delle strutture valide anche a Bressanone. 
Sì, lì in realtà c’è il campo migliore di tutta la provincia. L’hanno rifatto per i mondiali junior del 2009 ed è una struttura che può arrivare ad ospitare manifestazioni di quel livello, che puntualmente infatti hanno luogo annualmente. Evidentemente a Bressanone l’atletica ha un peso maggiore e il calcio convive con essa senza problemi, attraverso un calendario condiviso. 

Da Bolzano basterebbe guardare a Bressanone, insomma. 
Sì e anche Merano ha un bel campo, ristrutturato 2 anni fa. Le tribune non sono state rifatte, non so perché. Però ora stanno costruendo anche una pista da 60 metri al coperto. Una cosa molto importante: la città di Bolzano dovrebbe pensare anche a mettere finalmente a disposizione una seppur minima struttura indoor. Il clima in Alto Adige è rigido in inverno. 

E invece a Bolzano da sempre si registra un’emergenza già solo per quanto riguarda le palestre.
Una struttura chiusa anche piccola a Bolzano per l’atletica automaticamente libererebbe palestre. Oggi sono tantissime le associazioni che le richiedono e non sempre riescono a trovare non solo il posto ma anche le caratteristiche di cui necessitano per effettuare l’attività di cui hanno bisogno. Ogni sport ha le sue esigenze specifiche, come tutti sanno. 

Che impressione vi ha fatto la nuova amministrazione comunale di Bolzano. E’ sensibile a questi discorsi?
I primi input sono positivi. L’assessore lo conosco fin da quando era ragazzo. In questi primi mesi c’è certamente più ascolto. 

Vogliamo concludere dicendo per quale motivo l’atletica dovrebbe rivestire una maggiore importanza, conquistando spazi più adeguati?
E’ fondamentale perché è la base di qualunque sport. Qualunque attività sportiva non può prescindere dalla preparazione atletica. La base consente poi ai vari sport di finalizzare la preparazione nello specifico della disciplina. Oggi è importante più che mai, perché molto spesso ci tocca alfabetizzare i più giovani sul movimento in sé, a differenza di quanto avveniva una volta.