Il peggior padrone è quello che non c'è
Non sono mancati anche in questi giorni festivi i motivi di conflitto tra dipendenti e datori di lavoro altoatesini : nei supermercati, nei trasporti locali, nella sanità. Vertenze che troveranno prima o poi una soluzione nel negoziato “a due” tra le parti. In altri casi, molti purtroppo, la seconda parte – il datore di lavoro – manca del tutto ed i problemi dei dipendenti rimangono definitivamente senza soluzione. Si tratta delle imprese in difficoltà, in crisi, in fallimento. Alla Solland di Sinigo (Merano), ad esempio, gli stipendi non arrivano e non si sa se il lavoro mai riprenderà: la peggiore delle condizioni per ogni lavoratore dipendente. La soluzione è solo quella di cercare e (trovare!) un imprenditore, un investitore, un “padrone”, adeguato a riattivare l’azienda. In mancanza di esso, non c’è nemmeno più il lavoro e senza quello non c’è nulla da contrattare, né salario, né sicurezza sociale. Un motivo in più per favorire lo sviluppo in Alto Adige di imprese sane e redditizie e l’attivazione del capitale di rischio necessario a sostenerle. I lavoratori dipendenti lo sanno bene: il peggior padrone è quello che non c’è.
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