Politics | Il caso

“Una vicenda del tutto kafkiana”

Dopo aver ostacolato l'attività sindacale di una dipendente, il comune di Barbiano è stato condannato dal Tribunale del Lavoro. Una sentenza destinata a fare scuola.
Barbian
Foto: gallorosso

Un'amministrazione pubblica condannata per comportamento antisindacale. È il caso del Comune di Barbiano, ritenuto colpevole dal Giudice Giulio Scaramuzzino di aver ripetutamente negato a una dipendente, a sua volta dirigente provinciale della CGIL, la fruizione dell’aspettativa non retribuita (così come previsto dall'art. 31 dello Statuto dei lavoratori) necessaria per l'adempimento del proprio ruolo sindacale. Visti i continui dinieghi da parte della Giunta comunale, il sindacato è stato costretto a rivolgersi al Tribunale che ha dato inequivocabilmente ragione alla dipendente. "Una situazione kafkiana", l'ha definita l'avvocato Mauro De Pascalis che ha seguito il ricorso proposto dalla segretaria provinciale per la Funzione Pubblica della CGIL Angelika Hofer contro l'Amministrazione Comunale, a sua volta difesa dall'Avvocautra di Stato. “È fondamentale ribadire il principio generale del rispetto dei diritti sindacali, che soprattutto un'istituzione pubblica dovrebbe sempre osservare”, ha sottolineato la Segretaria in una nota.

La vicenda

Lo scorso 12 aprile 2022 la CGIL informava il Comune di Barbiano e il Consorzio dei Comuni che la dipendente in questione aveva ricevuto la nomina di delegata sindacale. Conseguentemente, nei mesi successi venivano richiesti i permessi previsti dall’art. 10 del contratto di comparto necessari per lo svolgimento dell'attività connessa al ruolo assunto, per il quale è stato necessario in un secondo momento richiedere un congedo straordinario a tempo pieno (dopo aver inizialmente ottenuto il congedo parziale). Richiesta che è stata rigettata a più ripartite dal Comune di Barbiano.
Il Sindaco Erich Mur, all'interno della delibera n. 209, sosteneva a sua volta che la normativa sui distacchi e permessi sindacali prevista dal Contratto Collettivo Intercompartimentale non va applicata ai dipendenti dei Comuni, ritenendo in seconda battuta non opportuno approvare un'aspettativa sindacale non retribuita dal momento che "non è nell'interesse del comune". 

 

Addirittura, a soli due giorni dalla sentenza, la Giunta comunale negava gli stessi permessi sindacali richiesti dalla dipendente, che dal 1° settembre veniva ritenuta assente ingiustificata, accusandola di agire assieme al sindacato senza attendere l'esito della sentenza. Allo stesso tempo, il Comune negava, in sede di difesa, di essere a conoscenza della carica sindacale della dipendente, una posizione che il Tribunale ha definito del tutto “inconsistente“.
Di conseguenza – scrive il Giudice nella sentenza – la condotta del Comune di Barbiano, il quale, con le delibere citate altro non ha fatto se non limitare in radice l’esercizio del più volte citato diritto potestativo, costituente presidio diretto del principio di libertà sindacale (anteponendogli, peraltro, le considerazioni di opportunità sopra richiamate e ritenendo di invitare la dipendente a chiedere una riduzione del suo orario di lavoro), è in definitiva da qualificare senz’altro come antisindacale“ e ordina “la rimozione immediata della predetta condotta al Comune di Barbiano, il quale provvederà a concedere l’aspettativa non retribuita al 50% per la dirigente sindacale predetta; condanna il Comune di Barbiano alla rifusione delle spese processuali sostenute dalla ricorrente, spese che si liquidano nell’importo di euro 3.320,00 a titolo di compenso unico di avvocato, oltre a 15% rimborso spese generali come per legge, oltre ad accessori come per legge“. 
“Si tratta di una sentenza importante, arrivata al termine di una vicenda del tutto kafkiana – è il commento dell'Avvocato de Pascalis –. Oltre a ribadire che il diritto potestativo del sindacato non puo essere messo in discussione allo stesso tempo si è sancito il dominio dei contratti provinciali rispetto a quelli nazionali. La sentenza ha ribadito che le prese di posizione avanzate dal Comune non avevano nessun fondamento dal punto di vista giuridico". 


"Abbiamo provato tutte le strade ma il Comune continuava imperterrito con la sua condotta antisindacale – ha spiegato Hofer a salto.bz –. Ci sono stati negati anche degli incontri chiarificatori per cui siamo stati costretti a muoverci per vie legali. Non ci siamo mai trovati davanti a una situazione simile. La cosa grave è che il Comune di Barbiano si è appellato al contratto nazionale, sostenendone il primato rispetto al contratto di compartimento provinciale.  Ora la giustizia ha trionfato: l'articolo 31 non si tocca".  

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Dietmar Nußbaumer Wed, 12/28/2022 - 19:04

So weit oben liegt Barbian auch nicht, als dass es noch nie gehört hätte, dass es Gewerkschaften gibt. Der Bürgermeister kann notfalls seine Frau fragen, was das ist.

Wed, 12/28/2022 - 19:04 Permalink