Quando si aprono le porte

Gäste – Ospiti – Guests: gli studenti della Facoltà di Design della Libera Università di Bolzano hanno esposto i progetti elaborati in questi mesi. (video)
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Prima edizione 2014 di Gäste – Ospiti – Guests e prima occasione per vedere da vicino come studiano e lavorano gli studenti della facoltà di design della Libera Università di Bolzano grazie all'apertura al pubblico degli atelier. 
L'esposizione inizia nei corridoi del primo piano della facoltà, occupati dai lavori degli studenti del primo anno che hanno riempito una lunga serie di tavoli con oggetti che vanno dal poco ordinario al totalmente straordinario. Si possono quindi ammirare versioni cartonate di oggetti bifunzionali, ombrelli riadattati più che riparati, skateboard spezzati e rielaborati e una montagna di altre "solide" idee figlie del "warm up" una sorta di riscaldamento, intensivo, a cui sono stati sottoposte le matricole. La filosofia che sta dietro a tutto questo ce l'ha spiegata il preside in persona, Gerhard Glüher che sembra godersi con gusto sempre crescente ogni edizione di Gäste – Ospiti – Guests: "Credo che già da questi lavori si comprenda la filosofia che guida il nostro lavoro, non solo dal punto di vista didattico. Penso risulti evidente la già buona capacità di produrre oggetti tridimensionali, di comunicare visivamente e il livello dello studio teorico che hanno sviluppato i nostri studenti in pochi mesi. L'intenzione è quella di stimolare la creatività, la libertà, spingendo gli studenti a concentrarla in uno spazio ristretto, un tavolo o un oggetto, ma non ingabbiandola nel recinto della specializzazione, perchè l'interdisciplinarità resta alla base del nostro lavoro. Questa modalità è unica in Italia e ha pochi esempi in tutta Europa e, grazie agli atelier aperti, tutti possono verificare i risultati".

Salendo ai piani superiori della facoltà le creazioni dei ragazzi degli anni successivi, si fanno più raffinate e spesso, ma non sempre, maggiormente orientate verso un obiettivo. 
Tra i progetti presentati, "Made in Italy - design e autoproduzione" (prof. Claudio Larcher), sull'arredo urbano (autoprodotto) per il Festival delle Resistenze contemporanee 2014; "Making a mark – corporate design and its variables" (prof. Christian Upmeier) in cui gli studenti si sono occupati della “visual identity” di istituzioni e aziende e "Spicy new culture for you" (prof. Antonino Benincasa) dedicato al potenziale culturale dell’Euregio.
Particolarmente affollati gli atelier del progetto "Lost in space" (prof. Steffen Kaz) in cui gli studenti hanno identificato dei luoghi negli spazi dell’Università e si sono concentrati nella progettazione di alcuni interventi che siano in grado di migliorare l’utilizzo dello spazio dell'ateneo e  "5° stagione.2" (prof. Kuno Prey) in cui è proseguito il lavoro iniziato nel semestre scorso, sviluppando una collezione di prodotti per l’artigianato. 
Infine, gli studenti del gruppo Web (prof. Kris Krois) hanno lavorato al sito della Facoltà di Design e Arti, progettando diverse proposte.