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Parto indotto oltre termine

Chi farà nascere la nuova commissione edilizia del Comune di Merano dopo nove mesi di attesa, e soprattutto: sarà parto naturale?

La giunta meranese guidata da Paul Rösch immobilizzata dalla morsa della proporzionale: da nove mesi in riva al Passirio non si riesce a nominare la nuova commissione edilizia per quella che il consigliere indipendente Kurt Duschek definisce „la solita vecchia storia“ del bilancino etnico. Dopo un periodo di gestazione giunto ormai oltre termine, per il ruolo della levatrice si propongono da un lato la Lista Civica, dall'altro la presidente del Consiglio comunale Francesca Schir (Movimento 5 Stelle). Ma le speranze che si arrivi a un parto naturale non sono definitivamente tramontate: il sindaco ha stabilito la data del 16 marzo quale termine ultimo per far nascere la nuova commissione.

Passaggio obbligato per chiunque voglia costruire in città e, dunque, crocevia di interessi economici consistenti, la vecchia commissione edilizia nominata dalla giunta Januth è decaduta nove mesi fa ma continua a rilasciare e rifiutare concessioni. Il nuovo collegio che doveva prendere il suo posto all'indomani delle elezioni amministrative del maggio scorso non si è mai insediato perché tra le varie categorie a cui spetta proporre i nominativi finora non si è riusciti a trovare un equilibrio etnico. Dei 12 componenti, per legge cinque devono essere di lingua italiana e altrettanti di lingua tedesca. A mancare all'appello è la proposta per il quinto membro italiano.

Dopo l'ennesimo rinvio, chiesto da Rösch nella seduta di giovedì scorso (25 febbraio), la presidente del Consiglio comunale Francesca Schir (Movimento Cinque Stelle), spazientita, ha colto la palla al balzo annunciando che se entro il 16 marzo, termine indicato dal sindaco per dirimere la questione, non si riuscirà a chiudere il capitolo delle nomine, si vedrà costretta a coinvolgere la Provincia e a chiedere al presidente Arno Kompatscher l'invio di un commissiario ad acta. „Il Consiglio è tenuto a provvedere alla nomina della nuova commissione in tempi ragionevoli“, spiega Schir. „Questo limite è stato abbondantemente superato.“

Ma c'è chi indica un'altra via d'uscita dall'impasse etnica: oggi (29 febbraio) la Lista civica – guidata dall'ex vicesindaco Giorgio Balzarini, ora sul banco delle opposizioni – ha presentato la richiesta di convocare una seduta straordinaria del Consiglio comunale, da tenersi entro due settimane, con all'ordine del giorno la delibera sulla nuova commissione edilizia. L'iniziativa ha trovato l'appoggio di David Augscheller (Sinistra ecologica), di due consiglieri della Lega e di Peter Enz (ex SVP). „Se aspettiamo il 16 marzo – dice Balzarini – il rischio è che la giunta ritiri la delibera per l'ennesima volta. Presentata da noi nel contesto di un consiglio straordinario, la delibera non potrà più slittare.“ Ma l'iniziativa della Lista civica non è resa superflua dall'intervento della presidente Schir, decisa a coinvolgere la Provincia se entro il 16 marzo non si procede alla nomina? „Se a decidere sarà un commissario ad acta – risponde Balzarini – il Comune sarà di fatto espropriato di un suo diritto, a causa dell'inefficienza della maggioranza“. E a questo, secondo la Lista civica, non si dovrà arrivare.

Ma chi ha voce in capitolo riguardo alla composizione della commissione edilizia? Oltre che dal sindaco, che la presiede quale membro di diritto (e, infatti, Rösch è l'unico componente nuovo all'interno della „vecchia“ commissione), il Comune è rappresentato da un funzionario dell'ufficio tecnico. A occupare le altre poltrone sono Azienda sanitaria, Provincia, vigili del fuoco, Ordine degli architetti, Ordine degli ingegneri, Bauernbund, Heimatschutzverein e Azienda di soggiorno, i quali designano un membro ciascuno. Sulla base delle proposte pervenute, il Consiglio procede alla nomina formale con un'apposita delibera. Il nodo etnico è dovuto al fatto che per l'ultima poltrona rimasta senza nome, l'Azienda di soggiorno ha indicato l'ex assessore ai lavori pubblici Angelika Margesin, mentre, per il rispetto della proporzionale, servirebbe un candidato italiano.

„Indicando l'ex assessora Margesin, l'Azienda di soggiorno ha voluto mettere in difficoltà il sindaco“, osserva Kurt Duschek. Secondo il consigliere indipendente, c'e chi approfitta dell'obbligo a rispettare il bilancino etnico per spingere Rösch a rinunciare alla presidenza in commissione e a fare posto a un suo delegato di lingua italiana. I papabili, all'interno della giunta, sono tre: il vicesindaco Andrea Rossi (Verdi) e gli assessori Diego Zanella (Pd) e Nerio Zaccaria (Alleanza per Merano). „Poiché Andrea Rossi ha dichiarato di non essere interessato in quanto abbondantemente impegnato su altri fronti, rimangono Zanella e Zaccaria. Entrambi, sicuramente accetterebbero con piacere“, chiosa Duschek. Il quale, però, è nettamente contrario all'uscita di scena del sindaco: „La presidenza della commissione edilizia è un ruolo di grande importanza. È giusto che Rösch lo mantenga.“