Politics | Watergrabbing

Serata sul Watergrabbing - Landgrabbing

Serata internazionale sei temi dell'acqua e le sue battaglie in Europa e Sud America e il land grabbing locale
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Water grabbing significa “accapparramento dell’acqua”, è quello che sta succedendo in quasi tutto il mondo. Le multinazionali dell’acqua come Veolia, Suez, Acerra e molte altre, si impadroniscono dell’acqua e la fanno pagare a prezzi in costante aumento e servizi in costante calo.

La crescente richiesta di acqua porta sempre a maggiori forme di privatizzazione e modelli di distribuzione iniqui.  Lo sfruttamento delle risorse, come il water grabbing per l’acqua, è causa inevitabile  di violazioni dei diritti umani, sociali economici e culturali di individui e comunità e rappresenta una vera e propria minaccia per la democrazia.

Dalla Colombia all'Italia i casi di water grabbing: dalle privatizzazioni ai trattati internazionali di libero scambio; dalla produzione di energia all'estrattivismo minerario.

 

Ma anche pratiche di resistenza e di difesa dei beni comuni, come l’esperienza degli acquedotti comunitari

E il lancio di una campagna internazionale “STOP Water Grabbing” contro lo sfruttamento delle risorse idriche nel mondo.

L’aqua non è la sola cosa che vienne acapparrata ma anche il territorio col Land grabbing o la democrazia.

Per opporci a questi furti di beni comuni Il 2 Aprile alle 20,30 presso Il Kolping una serata informativa perchè solo chi sa cosa succede, quale è il nemico può cercare di fermarlo!

 

 

                                              1 e 2 aprile STOP WATER GRABBING

 

 

IL 1 aprile a Trento il 2 aprile a Bolzano una convegno con ospiti internazionali per parlare dei conflitti che nel mondo si generano intorno alle pratiche di accaparramento e di sfruttamento dell’acqua e dei beni comuni.

Ospite d'eccezione, il colombiano José Antonio Gutierrez  Danton, docente alla University College di Dublino, Irlanda. E Luca Raineri, del Cospe, di ritorno dal Social Forum di Tunisi.

E' la presentazione in Trentino Alto Adige della piattaforma Stop Watergrabbing, nata pochi mesi fa ma già sottoscritta dalle più attive organizzazioni italiane ed europee che lottano contro le tante forme di privazione e privatizzazione dell'acqua.

Yaku, insieme a COSPE, presenterà prima a Trento il primo aprile, presso il Centro Santa Chiara, il due aprile a Bolzano, al Kolpinghaus,  esperienze di difesa e di gestione collettiva delle risorse idriche e territoriali, dalla Colombia all’Italia. 

Una delegazione di giovani appena tornati da Bruxelles in occasione delle iniziative della rete Europea per l'Acqua durante la Giornata Mondiale dell'Acqua 2015, racconterà la propria esperienza dentro e fuori il Parlamento Europeo, in contemporanea alla Quarta EuropeanWaterConference.

Nel corso delle due iniziative sarà presentata la campagna internazionale STOP Water Grabbing.

                                                   1 aprile Trento

                                          centro Santa Chiara ore 20,30

                                                 (scarica la locandina)

                                                   

                                                     2 aprile Bolzano

                                               Kolpinghaus ore 20,30

(scarica la locandina)

 

NE PARLEREMO CON:

José Antonio Gutierrez  Danton  – Dublino –  esponente del collettivo Raices, un’organizzazione  transfrontaliera di solidarietà con i movimenti colombiani, in particolare  di Valle del Cauca, Putumayo e Tolima.  José analizzerà i processi di water grabbing  in Colombia rispetto all’attuazione degli accordi internazionali di libero scambio. In particolare descriverà gli effetti prodotti dai trattati  già in vigore tra Colombia e Usa e tra Colombia e UE sull’economia colombiana e i risvolti sociali e ambientali causati dallo sviluppo delle attività minerarie, dell’agro-business e dalla realizzazione dei mega progetti promossi dai trattatati.

Luca Raineri, della COSPE Onlus – www.cospe.org –  associazione no-profit che da anni lavora a fianco delle comunità per affermare il riconoscimento concreto del diritto all’acqua per tutti, il valore delle conoscenze tradizionali e delle pratiche, l’acqua come bene comune e dei modelli di gestione partecipativa e comunitaria. Luca Ranieri di ritorno da Forum Sociale mondiale di Tunisi presenterà la campagna internazionale STOP water Grabbing.

 Francesca Caprini portavoce  di Yaku –  www.yaku.eu – un’associazione nata a Trento, ma con radici sudamericane. Yaku dal 2007  si occupa di cooperazione internazionale in Colombia e Bolivia e di iniziative territoriali in difesa dell’acqua e dei beni comuni.  Francesca Caprini di ritorno dalla Colombia parlerà delle devastazioni ambientali causate dalle multinazionali sul rio Patìa, nel dipartimento del Meta, e delle esperienze degli acquedotti comunitari sostenuti dal progetto di cooperazione  “Agua Justicia y Paz in Colombia” realizzato da Yaku insieme alla Comision Intereclesial de Justicia y Paz.

 

STOP WATER GRABBING

30.000 persone ogni giorno muoiono nel Mondo per mancanza di acqua.
La crescente richiesta  del cosiddetto ”oro blu” porta sempre a maggiori forme di privatizzazione e modelli di distribuzione iniqui. Lo sfruttamento dei beni comuni naturali, come il water grabbing – accaparramento delle risorse idriche -  causa inevitabilmente una catenadi violazioni dei diritti umani, sociali, economici e culturali di individui e comunità  e rappresenta una vera e propria minaccia per la democrazia.

Un sistema alimentato attraverso le politiche dell’austerity, dai processi di mercificazione della natura, dalla deregolamentazione degli investimenti e del commercio internazionale, compresi gli accordi di libero scambio –  come le negoziazioni relative al  TTIP – il famigerato trattato di libero scambio in discussione tra Usa e EU.  Un sistema di accaparramento dei beni comuni ampliato dalle politiche energetiche estrattiviste dei singoli stati basate sullo sfruttamento minerario, sugli idrocarburi, sulla costruzione di gradi dighe.

Trentino Alto Adige.  Il Water grabbing nelle nostre montagne si declina nella cementificazione del suolo causato dalle speculazioni edilizie, nei megaprogetti infrastrutturali, nella realizzazione dei bacini idrici per l’innevamento artificiale, nell’idroelettrico. 

STOP Water Grabbing. Sono molteplici le pratiche e le vittorie che hanno arginato i processi di privatizzazione e di accaparramento delle risorse idriche: dalla guerra dell’acqua  di Cochabamba del 2000, alla resistenza degli acquedotti comunitari in Colombia; dal referendum in Italia del 2011 contro la privatizzazione dei servizi idrici,  alle mobilitazioni in Europa  per promuovere i principi dell’Ice,-  iniziativa dei cittadini europei sull’acqua bene comune; fino alla campagna internazionale Stop Water Grabbing

 

La delegazione di Yaku Trento e Bolzano di ritorno da Bruxelles riporterà, con immagini e testimonianze, l’esperienza della mobilitazione europea del 22 marzo, giornata dell’acqua, per promuovere a livello comunitario politiche di difesa dell’acqua come bene comune, contro la privatizzazione delle risorse idriche.

 

Sono invitati al dibattito  e al confronto le istituzioni locali le realtà territoriali  impegnate nella difesa del territorio e dei beni comuni.

www.yaku.eu

   info Trento  [email protected]  cell.342 0904626                  

 info Bolzano:  [email protected]  cell. 348 4219375