Politics | terremoto SVP

"Widmann non voleva dimettersi"

Dopo la riunione di Giunta il Landeshauptmann ha confermato di essere stato "costretto" a ritirare le deleghe all'assessore alla sanità. "Ora tocca al consiglio".
Kompatscher
Foto: upi

"Sono tante le sfide che in questo momento l'Alto Adige deve affrontare e per questo motivo dobbiamo fare chiarezza (all'interno della maggioranza, ndr.), per poi andare avanti e dare il massimo". Lo ha detto, scrive l'Agenzia Ansa, il presidente Arno Kompatscher riguardo alla rottura con l'assessore e collega di partito Thomas Widmann. "Ho comunicato giovedì scorso a Widmann, in presenza del segretario della Svp Philipp Achammer, che sono venute meno le basi per una ulteriore collaborazione in giunta" con l'assessore alla sanità. Il Landeshauptmann ha riferito di aver ribadito la sua posizione anche in un secondo incontro ieri mattina (lunedì 28 marzo). Widmann - così Kompatscher - in un primo momento non voleva dimettersi, all'annuncio che gli avrebbe ritirato le competenze però avrebbe accettato. Secondo Kompatscher, "gli avvenimenti delle ultime settimane non hanno migliorato, anzi peggiorato la situazione". Kompatscher si riferisce probabilmente alla incredibile intervista dello Chefredakteur Toni Ebner allo stesso Widmann sul Dolomiten seguita alla pubblicazione delle intercettazioni nel libro Freunde im SVP. Il presidente della Provincia ha chiarito che Widmann ha partecipato alla seduta odierna della giunta perché il decreto con il quale gli ha ritirato le competenze è entrato in vigore solo dopo la Giunta e i suoi ordini del giorno sono stati trattati come previsto. La sanità nel frattempo sarà gestita direttamente dal presidente stesso. "Secondo me non c'è bisogno di elezioni anticipate, ci sarebbero le condizioni per andare avanti. Spetta ora agli organi di partito e poi al consiglio provinciale prendere decisioni in merito ad un eventuale rimpasto della giunta", ha ribadito Kompatscher.