L’effetto che fa
Liberi di essere. Il "come" lo metta ognuno di voi. È più o meno questo il senso di una campagna promossa dall’Arci Gay e Lesbiche del Trentino che sta suscitando molta curiosità e, come prevedibile, qualche imbarazzo. Per Paolo Zanella – presidente dell’associazione – si tratta di una logica radicalizzazione del concetto di autonomia, parola magica con la quale si vorrebbe valorizzare ogni tipo di specificità, ma che proprio per questo dovrebbe essere legittimata anche dal riferimento all’omoaffettività (liberi di essere, appunto). Dalla prossima settimana i manifesti con baci di ragazze e ragazzi vestiti alla tirolese – per la cronaca: le foto sono opera di Stefano Rubini, apprezzato sociologo esperto di antropologia visuale – tappezzeranno i muri della provincia vicina. Non sarebbe male se qualche esemplare passasse anche il confine di Salorno. Tanto per vedere l’effetto che fa.