Désirée Giacomuzzi si occupa di marketing, ristorazione e turismo. O meglio, si occupa di tenere insieme questi aspetti in modo che possano coinvolgere e tenere dentro tutto l'ecosistema che riguarda il suo ambito di lavoro. Giacomuzzi sarà quest'anno a Merano per la nuova edizione del Barcamp Suedtirol 2018 per discutere dei temi che abbracciano ogni aspetto del suo lavoro; forse più che risposte, porterà delle domande ai tavoli di discussione che si terranno il 10 e l'11 maggio e di cui parleremo più approfonditamente nella prossima serie di articoli dedicati all'evento.

Automazione, nuovi rapporti con il cliente, gestione delle risorse e valorizzazione degli spazi. Questi sono alcuni dei temi di cui sentiremo parlare spesso, soprattutto sui media, ma si prospettano come argomenti di discussione e di dibattito dei prossimi decenni in merito alla tecnologia e alle questioni etiche e di discussione sul nuovo ruolo che avrà il lavoro e come sarà concepito, da qui a venti anni. Il Barcamp, evento organizzato dalla IDM - in collaborazione con HGV e Kurverwaltung Meran - non è di certo estraneo a questi argomenti, sia per il lavoro sul marketing, sia per quanto riguarda l'automazione: uno dei campi di ricerca e sviluppo più forti che l'azienda stessa a inserito come pilastro nel parco tecnologico NOI di Bolzano.

salto.bz: Da poco tempo la sua azienda ha affrontato un periodo di restyling e rebranding. Quello che ho letto è stato: "Una nuova logica di prodotto e di marchio". In che modo questo è avvenuto?

Désirée Giacomuzzi: Non lo definirei un rebranding dato che il marchio è sempre quello, ma più nuovo, fresco, giovane. Stessi colori e stesso nome e non manca neanche la nostra "mano affidabile" oggi molto stilizzata. Teniamo molto al nostro brand perché  ci rende riconoscibili e porta in sé tutti i nostri valori e la nostra storia, la storia di un'azienda che esiste da 3 generazioni. Ma nonostante la nostra lunga storia, il nostro cavallo di battaglia è l'inno all'innovazione.

Innovazione affidabile e professionale. Focalizzata su ciò che sappiamo fare meglio: informatizzare ristoranti e alberghi. E proprio per focalizzarci ancora meglio abbiamo deciso di "ripulire" la nostra offerta da prodotti non completamente in linea con le esigenze del nostro target che sono alberghi e ristoranti. Dando poi un nuovo ordine ai prodotti esistenti. È un modo per rendere più comprensibili le possibili soluzioni ai nostri clienti: in base al tipo di locale o albergo abbiamo prodotti su misura che vanno a coprire esigenze molto diverse.

"Le nostre soluzioni danno la possibilità alle risorse umane a concentrarsi più sui bisogni e desideri del cliente".

Il settore del turismo e quello del tech si incontrano sempre più spesso: le soluzioni che offre la sua azienda rispondono ad alcuni problemi frequenti, secondo lei, invece, quali sono i prossimi passi da fare?

Le nostre soluzioni aiutano i ristoratori e gli albergatori a lavorare in modo ottimale. Con un gestionale alberghiero adatto è facile gestire al meglio l'offerta del proprio hotel, dal semplice booking della stanza ai servizi aggiuntivi i quali fanno poi la differenza, sia per quanto riguarda la creazione dell'esperienza per l'ospite che per la proficuità del soggiorno.

La stessa cosa vale per il ristoratore che si aiuta con la tecnologia per lavorare con maggiore efficienza grazie a sistemi di presa di comanda al tavolo, monitor da cucina per gestire le comande e tante altre cose ancora. Sono tool sempre più all'avanguardia e aiutano sempre meglio il professionista nel suo lavoro. I prossimi passi? I prodotti che un tempo erano un plus oggi stanno diventando prodotti che fanno parte dell'inventario. La tendenza va verso un'ottimizzazione dei processi. Non verso ad un'automatizzazione estrema come si pensava alcuni anni fa.

Crede che l'automazione del lavoro - o di parte di esso - sconvolgerà anche il settore del turismo? Per caso avete qualcosa in cantiere anche sotto questo profilo?

Come ho accennato prima, non credo che per la parte che seguiamo noi, ossia la tecnologia per facilitare il contatto con il cliente, vada verso una sconvolgente automazione. Anzi, proprio al contrario. Le nostre soluzioni danno la possibilità alle risorse umane a concentrarsi più sui bisogni e desideri del cliente perché le cose basilari vengono fatte dal sistema. In automatico, per l'appunto.

Questo dà più enfasi al contatto umano che dopo il boom degli alberghi grandi e la ristorazione di massa è tornato ad essere al centro dell'attenzione. Aprono sempre più boutique hotel, il cliente va alla ricerca dell'esperienza unica e la forza delle nostre strutture turistiche sta proprio lì: la personalità delle strutture, e la personalizzazione dell'offerta.

"Il sistema turistico in Alto Adige è imperniato sulle attività di singole famiglie e singoli impreditori".

In che modo il Barcamp, secondo lei, riesce a incidere sulla realtà locale? Si stringono solo più relazioni tra gli attori in gioco o si crea qualcosa di altro?

Il Barcamp è un modo per parlare seriamente di sviluppi, idee, progetti. Tante teste diverse che agiscono sul campo con l'innovazione nel cuore e il successo nella mente. Solo confrontandosi si riesce a sviluppare idee. I diversi punti di vista aiutano molto ad uscire dalla propria comfort zone per entrare in una zona dove sono possibili dei cambiamenti.

Sa già se prenderà la parola al Barcamp e quale tema vorrà portare ai tavoli di discussione?

Il sistema turistico in Alto Adige è imperniato sulle attività di singole famiglie e singoli impreditori. Il nostro focus sta nel portare e aiutare i nostri clienti a fruire in modo semplice e proficuo delle nuove opportunità e nuove tecnologie in un mondo che sta cambiando rapidamente. Faccio solo degli esempi: parliamo di big data, dei tanti social media che invadono la nostra vita, oppure la profilazione dei clienti. Questo è un tema molto ampio che necessita di portare assieme know how di vari settori  e Barcamp offre la possiblità di lanciare idee e confrontarsi con nostri colleghi.

Tengo a sottolineare un fatto: se guardiamo il mercato globale vediamo che le grandi catene stanno prendendo il sopravvento. Dobbiamo interrogarci su cosa eccellano. Hanno location più belle? Cucinano meglio? Hanno camere più belle? La risposta è semplice. No. Sono più efficienti perché riescono ad ottimizzare i processi di lavoro e hanno una forte struttura marketing alle spalle. Ma ho una buona notizia: abbiamo a disposizione tutti i mezzi per ottimizzare le imprese alberghiere e della ristorazione nella nostra bellissima regione. Con un vantaggio: possiamo raggiungere l'ottimizzazione senza perdere la familiarità che rende l'Alto Adige così appealing per il turismo. È di questo che vorrei parlare al Barcamp