Quel garage non s’ha da fare?
Come ormai noto, quella dell’autorimessa interrata sotto piazza Teatro è una bella grana per il sindaco di Merano Paul Rösch; l’ipotesi di realizzare un parcheggio di pertinenza per residenti e clienti d'albergo in quell’area aveva infatti diviso nettamente la sua maggioranza. Al momento l'amministrazione comunale sta esaminando il progetto sotto il profilo tecnico, finanziario, economico e viabilistico e lo sottoporrà ancora entro la fine di luglio all'esame del consiglio comunale, altrimenti il termine di avvio dei lavori di risistemazione della piazza, fissato al 9 gennaio 2017, non potrà essere rispettato. Sulla questione interviene ora il primo cittadino finora restio a discuterne: “Per legge dovremmo effettuare undici passaggi tecnico-amministrativi, prima di poter concedere a un gruppo di privati la possibilità di realizzare una simile opera. I lavori potrebbero iniziare al più presto a fine 2018, o più probabilmente nel 2019”.
Per tentare di sgominare le polemiche ed evitare equivoci e disinformazione Rösch spiega che la sua “vuole essere una valutazione politica, mi limito a descrivere l'iter tecnico. Le tappe per arrivare alla costruzione di un garage interrato privato in piazza Teatro sono le seguenti: innanzitutto il consiglio comunale dovrebbe appurare la sussistenza di un interesse pubblico alla realizzazione di un parcheggio di pertinenza sotto piazza Teatro, che – lo ricordo – è terreno pubblico. Solo in presenza di un interesse pubblico il Comune potrebbe infatti cedere i diritti di utilizzo del sottosuolo a privati. In caso contrario i costi lieviterebbero notevolmente, perché non potremmo certo favorire illegalmente un gruppo di privati (ad esempio gli albergatori) violando il principio della libera concorrenza. Inoltre dovremmo modificare il Piano urbano del traffico, che nella sua versione attuale non prevede un garage interrato in piazza Teatro”.
Il passaggio successivo, riferisce il sindaco della città del Passirio, sarebbe modificare in consiglio le regole che disciplinano i parcheggi di pertinenza e definire i criteri validi in futuro per tutti gli altri parcheggi con la stessa destinazione d'uso. Allo stato attuale solo il 15% dei posti auto può essere utilizzato per attività commerciali, per esempio come parcheggi per hotel. Alle condizioni vigenti un parcheggio interrato non avrebbe quindi alcun senso per gli albergatori che hanno presentato la proposta”. A quel punto, anche se venissero risolte le criticità sopra citate, non è detto che il progetto venga attivato, precisa il primo cittadino aggiungendo che sarebbe comunque “necessario bandire una pubblica gara, alla quale potrebbero partecipare anche altre parti interessate, ciascuna con un proprio progetto. Il bando di gara per un progetto di simili dimensioni richiede di norma fino a sei mesi. Poi il vincitore dovrebbe presentare richiesta di concessione edilizia, stipulare con il Comune specifici contratti e soprattutto fornire garanzie economiche che il progetto complessivo verrà anche ultimato. Se infatti l'imprenditore privato dovesse attraversare una crisi finanziaria, toccherebbe al Comune terminare l'opera. Non potremmo certo lasciare aperta in piazza Teatro una voragine. Inoltre è necessario anche un benestare da parte della Sovrintendenza ai beni archeologici. La probabilità di rinvenire, durante i lavori di scavo, reperti archeologici è molto alta, data la presenza sotto terra delle vecchie mura di cinta cittadine e dei resti della Porta Ultimo”.
La nuova piazza del Teatro sarebbe pronta, secondo la migliore delle ipotesi, nel 2020, chiosa Rösch, “ma di anni se ne aggiungerebbero altri, se si dovesse ripetere la vicenda di piazza della Rena. Quindi, in breve sostanza, alla fine di luglio il consiglio comunale sarà chiamato a rispondere a queste domande: la realizzazione di un parcheggio sotto piazza Teatro è di interesse pubblico? Possiamo o vogliamo assistere, ancora per anni e senza intervenire, al caos che regna in piazza Teatro, per poi vederla chiuso al transito per un periodo più lungo?”.