La soluzione della scuola bilingue
Ci sono troppi bambini di madrelingua italiana nelle classi tedesche degli asili? Ecco la formula magica dell’assessore comunale di Bolzano Luis Walcher (Svp): chiedere la dichiarazione di appartenenza linguistica al momento dell’iscrizione, “altrimenti tanto vale fare una scuola per tutti e ciascuno imparerà ciò che imparerà”. Questo aveva dichiarato l’assessore al quotidiano Dolomiten riferendosi alla polemica sulla presenza, secondo alcuni eccessiva, di bambini italiani e stranieri nelle scuole altoatesine, e a Bolzano in particolare. L’assessore provinciale Philipp Achammer evidenzia il principio di libera scelta eppure i numeri, secondo gli addetti ai lavori, parlano chiaro: a Bolzano il 43% dei bambini frequenta asili tedeschi e il 57% quelli italiani, mentre la proporzione tra i gruppi è di 25 tedeschi a 75 italiani.
Fra i commenti piovuti sull’uscita di Walcher c’è quello della consigliera comunale dei 5 stelle Maria Teresa Fortini che, con una punta di ironia, afferma: “Forte il nostro assessore alla protezione civile, catastrofi, vigili del fuoco e lavori pubblici... è la persona giusta per decidere di un' emergenza: facciamolo questo esperimento Luis Walcher: lascia perdere il polo bibliotecario... che ormai i libri non li legge più nessuno, forse solo ancora i migranti per studiare le nostre lingue, e facciamo il primo esperimento di scuola trilingue nel capoluogo! Forza Luis, non si rinuncia ad alcun diritto di studiare nella propria madrelingua, anzi, dichiariamo i nostri figli cittadini del mondo”. In sintonia Alberto Sigismondi di Alleanza per Bolzano secondo cui è importante continuare a insistere sulla scuola bilingue o trilingue, con buona pace di chi, probabilmente per paura, dice di no.
“È una polemica atavica che la Südtiroler Volkspartei sta tirando avanti già da qualche mese, senza contare che Oswald Ellecosta della Svp, tempo addietro, voleva i test di ingresso nelle scuole dell’infanzia - dichiara a salto.bz l'ex Pd Cornelia Brugger, insegnante d'asilo -. Va detto che Achammer ha subito bocciato questa proposta, dicendo che è anticostituzionale, ma il punto è che una parte - e non irrisoria - della politica la pensa sempre uguale su alcuni temi”. Secondo Brugger occorre piuttosto chiedersi per quale motivo i genitori di madrelingua italiana vogliono mandare i figli nelle scuole tedesche “perché questo, a mio parere, è un bellissimo segnale di inserimento e invece stiamo qui a lamentarci di Caramaschi che non partecipa alle celebrazioni del Sacro cuore”.
La battagliera insegnante da sempre sottolinea l’importanza di stare a contatto con i bambini dell’altra lingua “facendo amicizie e imparando attivamente e in modo ludico una lingua che non resta quindi qualcosa di ‘estraneo’ ma diventa parte integrante della propria vita”. Brugger sposa anche l’iniziativa di Enrico Lillo (Direzione Italia) che ha lanciato una petizione per la costituzione di una scuola bilingue in provincia, “io la firmo - riferisce l’insegnante -, non è rilevante da chi proviene la proposta perché la questione non deve essere un vessillo politico, riguarda la società e la società ha sempre mostrato di volere la scuola bilingue. Bolzano, da questo punto di vista, potrebbe essere un’ottima realtà dove poter tentare, e non si tratta di fare scuole tutte bilingui ma di offrire quantomeno la possibilità di scegliere e io sono sicura che in questi istituti non ci sarebbero solo ‘italiani’ ma anche tanti, tanti ‘tedeschi’”.
La linguista Rita
La linguista Rita Franceschini (LUB) ha definito la scuola bi-/plurilingue "un feticcio", alla pari del CLIL.
In reply to La linguista Rita by pérvasion
Sarà ma gli unici qui che se
Sarà ma gli unici qui che se la cavano benone dappertutto sono i ladini...
In reply to Sarà ma gli unici qui che se by Dai retta a un…
Quelli che praticamente non
Quelli che praticamente non studiano la propria lingua a scuola e che comunque hanno un bisogno vitale — non paragonabile a quella degli altri gruppi linguistici — di parlare almeno un'altra lingua per… sopravvivere.
In reply to Quelli che praticamente non by pérvasion
A me sembra solo più furbi
A me sembra solo più furbi degli altri e la loro situazione economica/sociale mi sembra che stia lì a dimostrarlo.
In reply to La linguista Rita by pérvasion
Un feticcio, al pari dell
Un feticcio, al pari dell'autodeterminazione. Siamo pieni di feticci qui.
Eppure insegna in - ed era a
Eppure insegna in - ed era a capo di - una struttura che vanta l'insegnamento in tre lingue. L'idea di una scuola bi- e/o trilingue la vedrei come un'occasione. Un forte dubbio ce lo avrei sulla disponibilità di rispettivi insegnanti.
la politica si faccia da
la politica si faccia da parte e per questo fra i 7.000 insegnanti della provincia parla ... la politica c.b.