Cura dimagrante per Benko?
Gli investimenti nel settore immobiliare dell’imprenditore austriaco René Benko sarebbero sotto pressione. A darne notizia la stampa tedesca. La prima è stata la Frankfurter Allgemeine Zeitung, la quale ha appreso che la Banca Centrale Europea (BCE) sta effettuando dei controlli su diverse grandi banche per i prestiti concessi alla SIGNA. Le autorità di vigilanza bancaria vogliono sapere se nella concessione dei prestiti sono stati rispettati gli standard di credito, ad esempio se sono state fornite garanzie sufficienti. Secondo la FAZ, sarebbe la prima volta che la BCE controlla un singolo beneficiario di credito. La BCE non ha rilasciato commenti.
Come noto, il gruppo SIGNA è impegnato nella realizzazione di un grande centro commerciale a Bolzano. “È compito dell'autorità di vigilanza bancaria esaminare regolarmente le banche ed essere informata nel dettaglio”, replica SIGNA Italia all'articolo della Frankfurter, “i progetti italiani della SIGNA sono tutti solidamente finanziati. I lavori di costruzione del WaltherPark procedono molto rapidamente e in meno di due anni l'edificio sarà completato e il centro commerciale aperto”.
Un miliardo di euro persi?
Giovedì è stato un altro quotidiano tedesco, l’Handelsblatt, a riportare la notizia (sulla base di informazioni fornite dalla SIGNA alle sue banche, cui ha avuto accesso il giornale) secondo cui Signa Prime Selection AG ovvero “la più importante società immobiliare del proprietario di Galeria” soffrirebbe di “una forte svalutazione del portafoglio" avendo registrato lo scorso anno “una perdita netta di circa un miliardo di euro”.
Secondo i documenti, il valore contabile degli immobili di SIGNA Prime è stato ridotto di 1,16 miliardi di euro. Ciò significa una svalutazione di quasi il 6% del valore di mercato, valutato in 20,4 miliardi di euro. La rivalutazione sfavorevole sarebbe tuttavia compensata, per circa un altro miliardo di euro, dai benefici derivanti da un tasso d'interesse fisso di 18 anni che non risentirebbe dall'attuale aumento dei tassi. Secondo l’Handelsblatt, però, avrebbe “destato preoccupazione il fatto che l'autorità di vigilanza bancaria della BCE abbia avviato un’indagine nei confronti del Gruppo Signa sulle esposizioni verso tutte le banche creditrici”.
Il colosso si ridimensiona
Da mesi il colosso immobiliare si sta separando da alcune sue proprietà: a Berlino è passata di mano metà del Kaufhaus des Westens (KaDeWe), venduta a un imprenditore thailandese, mentre in Austria è stata messa sul mercato la catena di mobili Kika/Leiner. Anche il centro medico Medicent di Innsbruck è stato venduto - alla Camera di Commercio tirolese. Infine, secondo la Abendzeitung di Monaco di Baviera, la SIGNA di René Benko sta cercando acquirenti per due grandi proprietà nella capitale bavarese: l’ex edificio Kaut-Bullinger nella Rosenstraße e l'edificio della Galeria Karstadt Kaufhof in Rotkreuzplatz, per un valore di ca. 100 milioni di euro ciascuno.
speriamo che la Signa riesca
speriamo che la Signa riesca ad aprire il centro commerciale a Bolzano in tempo utuile, anche per fare diminuire i prezzi, portare ordine nel parco stazione e calmare il traffico cittadino, o forse ci vuole un nuovo referendum ?
In reply to speriamo che la Signa riesca by alfred frei
Non sarà certo Benko a
Non sarà certo Benko a portare ordine nel parco stazione. Tantomeno Benko contribuirà a far diminuire i prezzi. E il traffico?
Se il centro funziona, il traffico aumentarà. È una questione matematica.
Ahahaha, nemmeno l'ironia si
Ahahaha, nemmeno l'ironia si riesce più a comprendere. E mi fa ridere la poco velata presa per i fondelli a chi, come me, ero e sono a favore di questo progetto. Che ricordiamo è l'unico di fatto a Bolzano Bozen di riqualificazione dato che il pubblico è assente o praticamente incapace (si veda l' areale) mentre il privato pensa solo ed esclusivamente a se stesso. Purtroppo tale costruzione non scalfirà minimamente il prezzo delle case, perché la realtà è talmente cristalizzata che interessa troppi soggetti. Si stanno verificando in pratica le condizioni di quello che succede in California, e soprattutto a San Francisco. Stato ricchissimo con sempre più gente che dorme per strada per impossiblità a potersi permettere anche solo una stanza per prezzi assurdi (nel nostro caso si è costretti a emigrare).
Invece penso che lato traffico via Alto Adige ne beneficerà tantissimo dato che le auto scorreranno sotto terra. Anche via Garibaldi avrebbe potuto essere liberata ma per miopia comunale non è successo. E tale miopia la pago io che ci vivo in queste zone. Così come pago il fatto che nessun ciclista possa beneficiare di un parcheggio sicuro per la propria bicicletta. Comunque il progetto ha creato economia (soldi alle imprese edili locali) e creerà posti di lavoro. E di questo ne sono contento a dispetto dei molto benestanti locali contrari.
Detto questo vedo che Salto fa in pratica una cronaca esclusiva "minuto per minuto" sulle vicende del soggetto in questione. Di tutti gli altri "potenti" locali sappiamo purtroppo ben poco.
In reply to Ahahaha, nemmeno l'ironia si by Massimo Mollica
Da hat der Hager der Stadt
Da hat der Hager der Stadt Bozen ein ziemlich dickes KUCKUCKs-EI gelegt.