Avete presente la collana di manualetti dedicati a chi, partendo completamente digiuno, vuole in brevissimo tempo apprendere i rudimenti di qualsivoglia software per computer?
Ebbene, qualcosa del genere potrebbe tranquillamente essere stampato per cercare di spiegare quello che sta succedendo nel Pd altoatesino, sempre più avvitato su sé stesso e alle prese con equilibri instabili ed interminabili discussioni su… chi tiene le redini del gioco.
Insomma: abbiamo deciso di fare un nuovo sforzo per cercare capirci qualcosa, ma ancora una volta... siamo riusciti a combinare poco. 

Punto di partenza: l’assemblea provinciale convocata per ieri 29 settembre ed andata deserta. 
Ma come - abbiamo chiesto - con tutti i problemi che dovete risolvere fate mancare il numero legale? Pronta è giunta la risposta: “sì, ma non ci siamo andati perché era illegittima”. E perché illegittima? “La segretaria Di Fede era a Roma per la direzione nazionale”. Allora l’assemblea è bloccata! “No, non è bloccata, è solo che a Roma non hanno ancora deciso sul ricorso di Bizzo”. Quale ricorso? Quello sul voto negato ai membri della commissione del congresso? “Sì, quello, negato dai garanti locali e quindi rimbalzato col ricorso ai garanti nazionali”. Ah… e quelli quando decideranno? “Verso il 5 ottobre, ci hanno detto”. E allora perché l’ex segretario Frena su twitter dice che Bizzo ha perso il ricorso? “Ma quella è solo una battuta!”. Allora è una battuta anche l’altro tweet di Frena “Il Pd di Bizzo e Gnecchi non ha futuro”...? “Beh, Frena è fatto così, a lui piace spararle grosse sui social network”. E l’Artioli e Degasperi che vogliono entrare nel Pd? “No, quelli mai, dovranno passare sul nostro cadavere”. 

È un gioco al massacro travestito da normale dialettica, potremmo dire. Nel Pd altoatesino sono talmente abituati allo scontro permanente che quasi potrebbero litigare per mestiere. Veri professionisti del tiro alla fune in assemblea e del braccio di ferro tra i leader delle correnti. 
Ma qual’è l’obiettivo del gioco al massacro? C’è chi giura sul fatto che il gruppo Randi-Bizzo (con Gnecchi sullo sfondo) punti all’azzeramento, cioè al commissariamento che porterebbe a nuove primarie. “Oddio, di nuovo le primarie, quelle con le truppe cammellate, no!”

Ma qual’era l’ordine del giorno dell’assemblea ‘illegittima’ convocata per ieri 29 settembre? 
Roba seria ('il regolamento finanziario del Pd locale, con il nodo di coloro che non hanno ancora versato le loro quote') ed anche scottante (i finanziamenti illegittimi dal Fondo Sociale Europeo e la riforma della sanità disegnata da Martha Stocker).
Temi caldi, ma tutti rinviati a data da destinarsi. 

Tra qualche giorno le parti in causa del Pd locale verranno sentite dai garanti nazionali. E il tutto accadrà poche ore dopo l’ennesima resa dei conti a livello nazionale che ha visto protagonista il segretario Renzi. 
La vita politica nazionale e locale non è mai stata così varia e movimentata.
All’interno del Pd, of course.