Environment | Rifiuti

La pigrizia dell'umido

"Testimonial" presi della strada per convincere i bolzanini a differenziare maggiormente i rifiuti. La Seab ci prova anche così.
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Foto: mf

Hanno affrontato un casting vero e proprio. Sono stati scelti da un'apposita commissione. Hanno ideato il loro slogan preferito e lo hanno lanciato davanti alle telecamere. Sono i protagonisti della nuova campagna informativa lanciata in questi giorni dalla Seab per convincere i bolzanini a fare qualche ulteriore passo in avanti sul terreno della raccolta differenziata dei rifiuti.

Il vero punto debole di tutta la situazione, hanno rivelato i dirigenti Seab , assieme al Sindaco Caramaschi e all'Assessora  Lorenzini nella conferenza stampa di presentazione dell'iniziativa, è quello del residuo umido.

Perché se, nel 2016, a Bolzano, con la differenziata gli utenti hanno conferito il 71,6 per cento della carta, l'86,2 per cento di vetro e carta e addirittura il 90,8 per cento del cartone, la percentuale scende ad appena il 57,9 per cento quando si parla di residuo umido.

I motivi di una tale differenza, hanno detto i responsabili, sono diversi. C'è il fatto che alla separazione dell'umido si è giunti solo recentemente. C'è una certa pigrizia. C'è infine, in taluni, la convinzione che fare la differenziata sia una sorta di "lavoro" al soldo della Seab, per il quale sarebbe giusto prendere un compenso, anziché dover pagare una bolletta periodica.

E' un dato sul quale ora si ritiene necessario intervenire, con un lavoro di sensibilizzazione, per convincere i bolzanini che separare dal resto dell'immondizia l'umido non è necessario solo per evitare di gonfiare la percentuale di residuo indistinto, sulla quale , va ricordato, si pagano fior di tasse, ma anche per evitare che l'umido non separato vada ad inquinare la carta o la plastica.

Il messaggio che, dalla prossima settimana,  verrà lanciato attraverso manifesti e spot televisivi è dunque chiarissimo: separare l'umido dal resto dei rifiuti non è solo utile per migliorare la bolletta, ma anche necessario per costruire una città veramente amica dell'ambiente.

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Daniele Menestrina Fri, 09/29/2017 - 20:24

Il primo responsabile di questa situazione è SEAB stessa. Vi ricordate quante volte sono state cambiate le disposizioni. Prima si poteva buttare tutto, poi niente ossa, dopo un po' scusate ma anche niente pesce. Scusate se abbiamo scherzato ma dovete anche togliere le noci di pesca, susine ecc. Dopo un po' di tempo ancora ti informano che è vero si sono dimenticati ma anche i gusci delle uova ecco no. Se vieni trattati in questo modo ad un certo punto anche con la miglior volontà perdi la pazienza e li mandi a quel paese.
Per non parlare dei continui cambiamenti nel modo di operare la tariffazione. Le bollette ed i costi delle compagnie dei telefoni a confronto sono di una semplicità e trasparenza esemplari.

Fri, 09/29/2017 - 20:24 Permalink