“Arriverà una valanga di aumenti”
“Lancio un appello: stiamo attenti. I giornali parlano un articolo alla volta del singolo prodotto che costa di più, ma non hanno evidenziato in maniera netta e chiara che siamo di fronte ad aumenti sproporzionati. Le famiglie prenderanno delle stangate”. È un fiume in piena Patrizio Podini, Presidente di MD, impero dei discount con ben 800 punti vendita in tutta Italia. Podini – che appartiene alla nota famiglia di imprenditori bolzanini – ha acquistato, una settimana fa, una pagina del Corriere della Sera per denunciare l'aumento “sconsiderato” dei prezzi nel mercato alimentare.
Salto.bz: Cavalier Podini, cosa l'ha spinta a dare l'allarme in questi termini?
Patrizio Podini: Ho speso dei soldi per dare questo allarme, perché – contrariamente a quanto si possa immaginare – tutti ridevano sugli aumenti sostenendo che sarebbero stati passeggeri. Io ho capito in maniera netta e chiara che questo mondo avrebbe preso una brutta piega. I prezzi aumentano, c'è la speculazione sul grano e sull'olio di girasole fatta ad arte. Ci sono altri costi che sono aumentati, la benzina, l'energia, ma è tutto movimentato da una regia molto raffinata. Non ci sarebbe alcun motivo per certi articoli.
Quali per esempio?
Il latte in Germania costa sempre meno che in Italia, è assodato da anni. Nel mercato tedesco, per tutta una serie di motivi che in Italia non si sono avverati, il prezzo è aumentato di 5 centesimi. Gli italiani pure aumentano di 5 centesimi, non per i costi, ma perché dicono “se aumentano tutti, aumentiamo anche noi”. È una malattia che travolge tutto, non c'è più una logica, e di conseguenza c'è speculazione a 360 gradi. Altro esempio: il Canada produce 6 milioni di tonnellate di grano l'anno, quest'anno ha prodotto la metà; gli Stati Uniti hanno subito comprato un milione, perciò sul mercato ne sono rimasti gli altri due – per tutto il mondo. Però la produzione italiana di grano duro è aumentata del 2% rispetto all'anno scorso, non hanno avuto costi in più eppure hanno aumentato i prezzi di venti, venticinque centesimi. Tengono il grano nei sylos della Puglia per speculare.
Soluzioni?
Lo Stato non può intervenire sui prezzi, li fa il mercato, però per la pasta – il cibo degli italiani – sarebbe importante che il Ministro all'Agricoltura intervenisse e dicesse “avete già aumentato, ora il prezzo non può più salire”. L'appello è per tenere calmo chi pensava che ora sarà il bengodi, e lo chiudo proponendo un tavolo tra la distribuzione, i produttori e il Governo per pilotare e gestire questa grave problematica attraverso una regia. Ma da ciò che vedo e sento nessuno vuole mettersi in mezzo nel prendere in mano questo problema, tutti cercano di scansarlo “e il popolo italiano si arrangi”. A me personalmente questo disinteresse non piace.
Serve un tavolo tra la distribuzione, i produttori e il Governo per pilotare e gestire questa emergenza. E sul prezzo della pasta, il cibo degli italiani, intervenga il Ministro dell'Agricoltura.
Lei nel suo appello fa riferimento ai consumatori, li rimette al centro.
Guardi, sinora di aumenti ce ne sono stati pochissimi, la valanga arriverà nei prossimi mesi di ottobre, novembre e dicembre. Sarà un paniere di aumenti che porterà via centinaia di euro al mese alle famiglie italiane. Anche nell'ordine dei mille euro al mese. Non si trovano nemmeno bottiglie di vetro per imbottigliare, è tutta una questione di accaparramenti e speculazioni varie.
Il Governo nel frattempo è intervenuto sulla questione degli aumenti nei costi dell'energia. È la strada giusta?
Alle aziende non dà niente. Dovranno pagare il doppio, se va tutto bene. Un'azienda che ha consumi importanti è capace di spendere 20-30 milioni all'anno di energia in più. Ma anche un'azienda piccola, se ne spendeva 200mila, ne pagherà 400mila.
MD si distingue tra i gruppi più importanti della grande distribuzione. Assumerà degli impegni verso i consumatori, per fare il possibile nel contenere gli aumenti di cui parla?
Abbiamo dovuto aumentare il prezzo della pasta del 30%, perdendo l'IVA, per attutire l'aumento. Perdiamo 5 centesimi al chilo. Questa è la situazione, che resta nelle mani di chi governa, che dovrebbe fare molto di più su questa partita. Cercare di intervenire con criterio, non tramite imposizioni per legge, ma almeno dare una dritta. Gli stessi sindacati dovrebbero muoversi, reclamando maggiore attenzione. Nel commercio stiamo fermi con gli aumenti, ma prima o poi dovremo aumentare anche noi. Speriamo di tirarci fuori da questa grana, ma è molto difficile.
Regierungen (Staaten und EU)
Regierungen (Staaten und EU) haben die Pflicht, ihre Bürger vor Spekulanten zu schützen, sei es im Lebensmittelbereich als insbesondere in der Finanzwelt ! Ein Dank dem Podini-Senior, dieses Thema aufgegriffen zu haben !
Intorno al 1990, sulla
Intorno al 1990, sulla falsariga di Reagan e Thatcher anche l'Europa aveva deciso di lasciare mano libera al mercato, sfasciare sistemi che funzionavano bene (elettricita', trasporti, telefonia...), nei primi due casi molto meglio che quelli USA. I politici hanno disimparato a considerare gli aspetti "tecnici" di tutti i sistemi che ci assicurano una buona esistenza, incluso l'agroalimentare, l'approvvigionamento idrico. Oggi e' tutto un discutere di PPP, acqua pubblica o privata, trasporti in subappalto. L'unico riferimento e' il prezzo, che a sua volta dipende dal mercato. Tutto il resto non viene considerato. Per riprendere sia gli argomenti dell'imprenditore Podini, sia il tema del latte e della cementificazione delle montagne recentemente discussi qui su "Salto", nessun politico vuole esporsi proponendo qualcosa? Mettendo in chiaro il suo punto di vista? Indicando politiche pro-attive a evitare maggiori danni in futuro?
Vero ! Il neoliberalismo
Vero ! Il neoliberalismo iniziato dalla Theacher e da Reagan, che mira alla sostituzione delle infrastrutture pubbliche per gestirli con capitali privati e per imporre i prezzi futuri secondo le leggi del mercato (mercato libero che non esiste più), va sostituito al più presto da un sistema basato sulla solidarietà, la sussidiarietà ed un´ efficienza sistemica (e non già mercantile). E´ la Unione Europea che deve intervenire in merito; singoli Stati o partiti non dispongono di sufficiente potere, ma dovrebbere intervenire presso l´Unione.