Politics | La polemica

Questione di “poltronismo”

Lo Stadtmarketing di Brunico si fa cooperativa. Ieri il voto in consiglio comunale. Critica Brugger (Pd): “Si nega l'incompatibilità di Tschurtschenthaler”.

Si attendeva una discussione animata ma invece è stata quasi una formalità quella del voto di ieri, 30 marzo, in consiglio comunale a Brunico (23 i voti a favore e 2 le astensioni, di Pd e Verdi) sul nuovo assetto dell’associazione “Comitato marketing città di Brunico” diventata cooperativa senza scopo di lucro, dopo l’approvazione del direttivo di due settimane fa. Tutto, del resto, sembra essere stato studiato a puntino. Al centro dell’inveterata polemica l’incompatibilità - sancita dalla Commissione di convalida del consiglio provinciale - dell'ex sindaco Svp e oggi consigliere provinciale Christian Tschurtschenthaler con la carica di presidente dello Stadtmarketing che dal 2002 si occupa di promuovere la città attraverso vari eventi come il mercatino di Natale, il Capodanno in Piazza, il Carnevale dei bambini.

Una questione quella dell’incompatibilità dei ruoli di cui tuttavia durante la seduta in municipio non si è parlato; Tschurtschenthaler, insomma, proprio grazie al “cambio d’abito” dell’associazione (il cui bilancio supera il milione di euro l’anno), riuscirà a mantenere la presidenza, fine della storia. Il Comune resta dunque lo sponsor maggiore del Marketing cittadino e avrà un rappresentante all’interno del cda che in tutto si comporrà di 9 membri (5 in più rispetto a prima). La forma cooperativistica, di cui faranno parte oltre al Comune, all'associazione turistica, all'unione commercianti e agli albergatori l'Ssv Brunico, la cooperativa sociale Eos, la federazione degli artigiani e la società degli impianti sportivi Reiperting e l'Azienda Pubbliservizi. garantirebbe, fra le altre cose, una maggiore trasparenza sotto il profilo giuridico e fiscale. Un’operazione all’insegna della trasparenza visto che sarà soggetta al controllo della Camera di Commercio oltre a quello delle Casse Raiffeisen altoatesine, è l'opinione del sindaco Svp Roland Griessmair, il quale si è detto lieto che Tschurtschenthaler abbia potuto conservare il suo posto di comando. Ma la doppia carica del consigliere provinciale non cessa di far discutere. La consigliera comunale di Brunico Cornelia Brugger (Pd) che già più volte in passato aveva denunciato l'incongruenza, ribadisce, quasi unica voce nel coro: “C’è un’incompatibilità politica di fondo che viene ignorata, senza contare che la proposta di trasformare l’associazione in cooperativa è stata avanzata solo quando sono cominciate a nascere le polemiche sul caso”.

Anche i Verdi, a onor del vero, avevano sollevato in merito, nel gennaio scorso, alcune proteste quando era stata prospettata la possibilità di convertire il Marketing cittadino in una società a responsabilità limitata: “Cambiare la forma organizzativa rafforza solo l’impressione che la trasformazione dell’associazione in una società serva in primo luogo ad aggirare le disposizioni sull’incompatibilità che riguardano l’attuale presidente Tschurtschenthaler”. Va ricordato, inoltre, che si dimise per questioni legate alla gestione dello Stadtmarketing l'assessora alla cultura, all'economia e al marketing cittadino Gertrud Niedermair Pescoller. Lasciò l'incarico anche la direttrice Mirjam Lanz, poi sostituita dall’ex segretario organizzativo della Svp pusterese Michael Oberrauch. “L’obiettivo - conclude amareggiata Brugger - è stato evidentemente quello di tutelare dall’inizio la poltrona di Tschurtschenthaler, e così è stato”.

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Rompi pallix Thu, 03/31/2016 - 13:05

Warum hat von der Brunecker Gemeindeopposition eigentlich noch niemand nach einem Interessenskonflikt bei Bürgermeister Grießmair gefragt, wo doch jeder weiss, dass G. Bauingenieur ist und gleichzeitig seit Jahren in bautechnisch relevanten Gemeindegremien (nunmehr als Bürgermeister) mitentscheidet. Allein die Frage, ob hier womöglich ein Interessenskonflikt vorliegt, sollte mindestens gestellt werden, wenn man bei Herrn Tschurtschenthaler schon derart penibel ist. In Anbetracht dessen den Fall Grießmair überhaupt nicht zu thematisieren, scheint mir so, als wolle man in der Brunecker Gemeindepolitik den Wald vor lauter Bäumen nicht sehen. Vielleicht traut sich ja einer der Brunecker Oppositionsräte, in dieser Angelegenheit eine sachliche Anfrage zu stellen, um die Frage aus der Welt zu schaffen - auch im Sinne von Herrn Grießmair.

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