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Vino e mele: vola l'export

La bilancia commerciale del comparto agroalimentare è postiva per 852 milioni di euro nel 2017. Tutti i dati nel rapporto della Rere Rurale Nazionale.
Export
Foto: USP
 
Il saldo commerciale dell'import-export di prodotti agroalimentari per il Trentino-Alto Adige è positivo per 852 milioni di euro. Secondo il rapporto "Il commercio estero delle regioni italiane di prodotti agroalimentari", un documento del ministero delle Politiche agricole realizzato nell’ambito del Programma Rete Rurale Nazionale 2014-20, nel 2017 solo il Piemonte ha fatto meglio, con 1,38 miliardi di euro. Il surplus della bilancia commerciale è più che raddoppiato negli ultimi dieci anni.  
In totale, invece, l'export di Trentino ed Alto Adige nel 2017 ha toccato i 2,241 miliardi di euro, al settimo posto in Italia (la classifica la guida la Lombardia, che esporta beni per 7 miliardi di euro). Dal 2008 il valore delle esportazioni dalle due province autonome è cresciuto del 49%.   
 
"Il peso delle esportazioni agroalimentari sul prodotto interno lordo (PIL) è nella media italiana del 2,3%, mentre per le regioni oscilla dalla quota massima del 5,2% del Trentino Alto Adige alla quota minima dello 0,5% di Lazio e Calabria. L’impatto delle esportazioni di prodotti agroalimentari sull’economia regionale, oltre che per il Trentino Alto
Adige, è superiore alla media nazionale anche in Veneto, Emilia Romagna e Piemonte" spiega il documento della Rete Rurale Nazionale.
A livello regionale - evidenzia il ministero - risulta molto rilevante l’incidenza dell’export agroalimentare su quello totale (15%) e, rispetto a quest’ultimo, ha mostrato anche un trend di crescita più dinamico nel decennio (il tasso di crescita medio annuo è pari al 4,5%, contro l''1,3% dell’export totale). "Il contributo maggiore ai mercati esteri è a carico dall’industria alimentare, infatti solo il 33% del valore delle esportazioni è attribuibile al settore agricolo2 spiega il documento.
 
Nel dettaglio, le produzioni agroalimentari del Trentino-Alto Adige destinate al mercato internazionale sono limitate a poche tipologie di prodotti: le esportazioni agroalimentari regionali per comparti evidenziano che il 30% di queste fa parte della categoria "frutta" mentre il 26% alla categoria delle "bevande". Più nel dettaglio, i prodotti più esportati dalla regione sono le mele (579 milioni di euro, il 26% dell’export regionale) e i vini in bottiglia, quelli in confezioni inferiori ai 2 litri (439 milioni di euro, il 20% dell’export regionale). Se aggiungiamo anche i vini spumante (64 milioni nel 2017, dato più che raddoppiato dal 2012), anche il comparto "vini" supera il mezzo miliardo di euro.
Lo sbocco principale dei prodotti agroalimentati del territorio è la Germania, che da solo vale ben il 31% delle esportazioni. Seguono gli Stati Uniti, con l’11% di quota.