“I posti auto non sono un diritto sacro”

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"Avere vicino a casa un posto auto sul suolo pubblico non è un diritto sacrosanto. Sono anche io tra coloro che non hanno un garage e devono cercarsi un parcheggio, ma non è che ognuno lo possa pretendere. Chi usa l'auto solo il fine settimana, ad esempio, può parcheggiare più lontano da casa". A dirlo è Cornelia Brugger, Presidente della Circoscrizione Gries-San Quirino da due anni e mezzo e candidata alle elezioni comunali di Bolzano con i Verdi. "E poi - aggiunge - sarebbe da ripensare il numero di bollini auto per famiglia, che attualmente è fissato a due. In futuro potrebbe essere ridotto a uno, così da mettere il secondo a pagamento. E il Comune, coi fondi incassati, potrebbe prendere in affitto dai privati dei posti auto nei parcheggi sotterranei, come quelli in piazza Adriano o Tribunale".
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“Desidero che le circoscrizioni abbiano più peso, magari potendo fornire anche dei pareri vincolanti per il Consiglio comunale”
Riflettendo sul ruolo della politica comunale si può immaginare il Comune come un organo poco incisivo per la vita dei cittadini. Il vero proprietario del grande condominio che è la città di Bolzano è la Provincia, che decide come e quali investimenti fare. In questo contesto, ancora meno incisive rischiano di essere le circoscrizioni. "Non è detto - afferma Brugger - perché sono molte le persone che si rivolgono ai consiglieri di quartiere, perché in Comune sono state poco ascoltate. Cercano un contatto diretto con una persona che è vista più come abitante che come un politico o un amministratore". L'obiettivo più grande raggiunto da Brugger in questi anni è il lavoro per la realizzazione di un tratto di marciapiede pedociclabile in via Giovanni Segantini all’incrocio con via Martin Knoller. "Ma anche una semplice striscia pedonale o un bidone in più possono fare la differenza al cittadino. Le circoscrizioni - dice ancora Brugger - continuano a essere importantissime e desidero che in futuro abbiano più peso, magari potendo fornire anche dei pareri vincolanti per il Consiglio comunale".
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"I Verdi non governavano da soli"
Recentemente, il 25 aprile, il gruppo dei Verdi locali ha organizzato un flashmob in via San Quirino per richiamare l'attenzione sui "marciapiedi troppo stretti e invasi dalle auto parcheggiate". La situazione, a detta di Brugger, è insostenibile: "Ci siamo occupati molto di questo tratto stradale. Mi sono incontrata personalmente con l'assessore Stefano Fattor e i tecnici comunali per far presente che la strada non è a posto. C'è il rischio persino che non riescano a transitare nemmeno i messi di soccorso a causa delle tante auto parcheggiate sul marciapiede". Secondo Brugger la situazione potrebbe sbloccarsi una volta terminati i lavori di Park Vittoria "ma sarà troppo tardi: non si può aspettare tutto questo tempo. Serve - dice la consigliera verde - un intervento il prima possibile. E a chi ci dice che governiamo noi da cinque anni e che quindi la colpa sarebbe nostra rispondo che sappiamo tutti benissimo com'è fatta la politica bolzanina: non governavamo da soli".
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Tra i temi più di battuti di questa campagna elettorale - che ormai sta giungendo al termine - c'è stata la proposta del candidato sindaco della coalizione di centrosinistra, Juri Andriollo, di cui i Verdi fanno parte, di rendere gratuiti gli asili e le scuole materne. Brugger, che lavora in una scuola dell'infanzia, in merito commenta: "Credo che Andriollo si sia fatto i conti su come sostenere questa misura, altrimenti non l'avrebbe proposta. Poi sappiamo che la gestione del bilancio comunale è buona, quindi sono fiduciosa che si riuscirà a realizzare questa iniziativa. Si tratta di un investimento su qualcosa che evidentemente si ritiene importante. Credo anche io che serva investire di più nei servizi alle famiglie. In primis c'è bisogno di una apertura pomeridiana ed estiva di tutte le strutture, asili e materne. Ma non nel senso che i bambini debbano frequentare tutto l'anno le scuole dell'infanzia, ma che all'interno della struttura ci siano dei servizi attivi, come per esempio le Tagesmutter. Insomma, dei servizi paralleli che completino l'offerta per chi ne ha la necessità".
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“Deutsche Schule per deutsche Kinder per imparare Deutsch è un concetto che non mi piace per nulla: tutti i bambini hanno uguali diritti. Non si deve escludere nessuno”
E a proposito di scuola, la candidata verde critica duramente le idee dell'assessora SVP Johanna Ramoser che vede la presenza di bambini di madrelingua italiana nelle scuole di lingua tedesca come problematica. "Siamo tutti d'accordo che ci sia bisogno di più risorse per lo sviluppo della scuola, che è una istituzione che deve adeguarsi alla società che, oggigiorno, ha nuove famiglie e nuove culture. Ma - conclude Brugger - tutto il resto è fuffa. Deutsche Schule per deutsche Kinder per imparare Deutsch è un concetto che non mi piace per nulla: tutti i bambini hanno uguali diritti. Non si deve escludere nessuno e nemmeno bisogna inventare degli anni di formazione linguistica per far accedere un bambino a scuola".
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