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“Turismo, abbiamo superato il limite”

Boom di turisti nel 2024: 8,7 milioni di arrivi, il picco ad agosto con 6 milioni di pernottamenti. Ladinser (Dachverband): “Serve un turismo moderato, non di massa”.
Gröden
Foto: SALTO
  • Nel 2024 l’Alto Adige ha registrato una nuova impennata nel settore turistico, segnando numeri mai raggiunti prima: secondo l’ASTAT, sono stati 8,7 milioni gli arrivi (+3,3% rispetto al 2023) e 37,1 milioni le presenze (+2,6%). Agosto ha toccato il record di oltre 6 milioni di pernottamenti, mentre aprile ha segnato un netto calo. Questa crescita è supportata da una rete ricettiva ampia e in espansione: nel 2024, l’Alto Adige ha messo a disposizione 253.592 posti letto (+4,2% rispetto al 2023), distribuiti in quasi 12.000 strutture. La Val Pusteria si conferma l’area con la maggiore capacità, mentre la categoria più numerosa degli esercizi alberghieri è quella degli alberghi a 3 stelle (1.454 esercizi, ovvero il 37,2% di tutti gli esercizi alberghieri, con 62.200 posti letto, ovvero il 24,5% dell’offerta totale). Seguono gli esercizi a 4 e 5 stelle, con il 19,5% che, seppur di nicchia, mostrano una crescita importante. La maggior parte degli esercizi extralberghieri è composta da alloggi privati (4.374 esercizi con 33.981 posti letto) nei quali si concentra il 13,4% di tutti i posti letto a disposizione in Alto Adige.  

  • Foto: ASTAT
  • Ma dietro ai numeri da record si nasconde una realtà più complessa. Se da un lato l’industria turistica esulta, dall’altro cresce il malcontento tra la popolazione locale. “In questo contesto, stress da densità significa il carico psicologico sulla popolazione locale causato dalla presenza di troppe persone”, spiega il direttore della Federazione Ambientalisti Alto Adige (Dachverband) Hanspeter Staffler. Con una densità turistica che in 24 anni è praticamente raddoppiata (negli anni 200 era di 4,1 milioni, oggi supera gli 8), l’Alto Adige si trova oggi di fronte a un bivio: continuare sulla strada dell’espansione o ripensare profondamente il proprio modello di sviluppo turistico. “Il limite è stato superato: più turismo è dannoso per il territorio e la popolazione. Finora la politica turistica della Giunta provinciale ha investito ogni anno nella crescita dell'industria turistica, prestando troppo poca attenzione alle esigenze delle persone che vivono qui. Questo deve cambiare”, afferma la presidente della Federazione Elisabeth Ladinser, aggiungendo: “Siamo a favore di un turismo moderato invece che di massa”.

  • Elisabeth Ladinser: è la presidente della Federazione Ambientalisti Alto Adige. Foto: Seehauserfoto
  • Secondo l’associazione ambientalista, il boom turistico ha infatti effetti collaterali evidenti: più arrivi significano più traffico, maggiore consumo del suolo e difficoltà nella vita quotidiana dei residenti. “Ciò che fa esultare l'industria del turismo mette sotto pressione le strade dell'Alto Adige e causa sofferenza nei centri urbani. Più arrivi significano più traffico in entrata e in uscita e un aumento del traffico interno. Negli ultimi dieci anni la Giunta provinciale dell'Alto Adige ha investito così tanti soldi dei contribuenti nel dipartimento turistico IDM che il marketing IDM ha cercato di sfruttare ogni opportunità possibile, sia in Italia che all'estero. Secondo gli ultimi dati ASTAT, questa aggressiva campagna pubblicitaria turistica ha avuto successo: l'industria del turismo esulta, ma la popolazione dell'Alto Adige soffre enormemente per la carenza di alloggi, il traffico congestionato e lo stress da densità nei centri urbani”, conclude la Federazione Ambientalisti Alto Adige.

  • Foto: ASTAT
  • Secondo i dati forniti da Dachverband, nel 2024 la provincia ha raggiunto un'intensità turistica di 70, posizionandosi al terzo posto in Europa dopo l'Egeo meridionale (110) e le Isole Ionie (81), ma ancora molto davanti al Land Tirolo, che ha un'intensità turistica di circa 50. A guidare la classifica dei turisti, spiega ASTAT, restano i visitatori della Germania, con il 41,8% degli arrivi e il 47,3% delle presenze, seguiti dagli italiani (30,7% e 28,3% rispettivamente). In crescita anche i flussi provenienti da paesi extraeuropei, in particolare da Asia e Stati Uniti, che, pur rappresentando ancora una quota ridotta, registrano incrementi notevoli rispetto al 2015. L’indice medio di occupazione dei posti letto è del 39,9%, con un picco del 76,7% ad agosto e un minimo del 9,8% in novembre. 

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Salto User
Snàporaz95 Wed, 04/30/2025 - 19:58

“Serve un turismo moderato, non di massa”. Arma a doppio taglio, perché turismo moderato significa turismo di lusso, con quindi ulteriore impennata del costo della fine. Signori non c'è soluzione: l'Alto Adige è un parco divertimenti che porta soldi nelle tasche di chi ha il potere decisionale. La gente "normale" è velatamente (ormai nemmeno tanto) invitata a smammare, se non può permettersi di vivere qui.

Wed, 04/30/2025 - 19:58 Permalink
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Josef Fulterer Thu, 05/01/2025 - 06:18

... + die ... Landes-Regierung stopft weiter die IDM, "obwohl das WOHL-WOLLEN der Bevölkerung für den Tourismus kurz vor dem -k i p p e n- ist + in offen gezeigte FEINDSCHAFT umschlagen wird," bei der das überall aufgesprühte "TOURIST GO HOME!", die zahmste Version sein wird!
... wie sich PINZGERs & COs - GÄSTE dann -w o h l - f ü h l e n - w e r d e n- ... ...???

Thu, 05/01/2025 - 06:18 Permalink
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Josef Ruffa Thu, 05/01/2025 - 14:06

Hans Magnus Enzensberger. scriveva nel 1950, "Der Tourist zerstört das, was er sucht, indem er es findet"

Ob das den Damen und Herren des HGV passen wird?

Thu, 05/01/2025 - 14:06 Permalink