Society | Rassegna stampa

Tagliateci tutto, ma non i nostri giovani

Rimborsi per i pendolari, bilinguismo obbligatorio per stranieri, giovani in politica e il mancato accordo sulla spending review, queste le prime pagine dei quotidiani locali
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Foto: 1000plus-Profemina GmbH

“Pendler: Endlich Geld in Sicht”. Il titolo principale del Dolomiten riporta una delle decisioni comunicate ieri dal presidente Durnwalder in occasione del suo tradizionale incontro con la stampa. La giunta ha infatti sbloccato sei milioni di euro che serviranno a pagare i contributi di viaggio finora non elargiti ai pendolari ai quali erano stati assegnati negli ultimi due anni. Intanto sono stati annunciati anche i criteri per i prossimi rimborsi: “Verranno ammessi meno pendolari, ma riceveranno più soldi”, questo il commento di Durnwalder.

Anche l’Alto Adige attinge dalle decisioni della giunta per il suo titolo più in vista: “Bilinguismo obbligatorio”. In pratica, dopo aver rinunciato allo strambo progetto di istituire classi differenziali (se non addirittura scuole) in cui spedire i figli degli immigrati non particolarmente versati in una delle lingue ufficiali della provincia, la soluzione è stata vista nel potenziamento dei centri linguistici (sarà raddoppiato il personale) ma anche nell’obbligatorietà della loro frequenza (che prima era solo caldissimamente consigliata). L’operazione sarà finanziata con 1,5 milioni annui (500 mila nel 2013).

L’apertura della Tageszeitung è dedicata invece alla campagna elettorale (“Kampf um die Jugend”). Quale sarà il partito che alle prossime elezioni conquisterà maggiormente il voto giovanile? In evidenza – motivata dalla presentazione dei candidati avvenuta ieri e dalla cosiddetta Bierflaschen-Aktion – il movimento di Eva Klotz e Sven Knoll, che può vantare un’età media di 37,4 anni tra i suoi adepti e ben 11 giovani e giovanissimi che hanno deciso di scendere in campo alle provinciali. La rassegna si concentra sui partiti tedeschi e non prende stranamente in considerazione il ragazzo più in vista sui titoli dei giornali negli ultimi mesi. Insomma, almeno per una volta, non si parla di Alessandro Bertoldi (se ne parla comunque, niente paura, nella rubrica delle lettere firmata sul Corriere dell’Alto Adige da Toni Visentini).

Il Corriere dell’Alto Adige, infine, individua nella mancata intesa sui tagli al personale provinciale l’argomento sul quale puntare per l’apertura: “Tagli, trattativa da rifare”. Il commento del direttore del personale, Engelbert Schaller, traccia il quadro della situazione: “I sindacati contrari all’accordo rappresentano più della metà dei dipendenti, quindi senza il loro consenso l’intesa sui tagli alla spesa corrente non può entrare in vigore”. Decisiva la contrarietà del sindacato degli infermieri (Nursing up) che aveva resistito alle pressioni dell’ultimo minuto esercitate proprio da Schaller (vedi l’articolo di salto.bz). Delusi anche i sindacati che invece avevano approvato l’accordo: “Ridurre i rimborsi chilometrici non fa piacere ma è [o sarebbe stato, ndr] il male minore. Noi ci siamo presi le nostre responsabilità, dispiace che altri non abbiano fatto altrettanto e che all’ultimo minuto hanno cambiato idea”, è il commento di Marisa Mantovan (Cisl).