Resistenza significa un popolo che lotta, un popolo che si adatta, che trova il modo di farsi forza a vicenda di fronte al nemico. Ogni resistenza trova il suo mezzo per comunicare: c’è chi si faceva sentire attraverso un radio clandestina, come succedeva nel corso della resistenza italiana, in una lotta fatta di onde radio e interferenze tra partigiani e fascisti; c’è chi come durante le proteste di Hong Kong, ha sfruttato le nuove tecnologie come Telegram per organizzarsi, decentralizzando il potere da un leader ad una comunità, in un sistema fatto di votazioni democratiche e togliendo la responsabilità al singolo.  La resistenza si adatta, cambia la sua faccia, i suoi obbiettivi, i suoi strumenti, ma rimane una lotta della collettività, e in quanto tale una lotta di speranza.

Camilla Saiz