Economia chiama Politica
Un memorandum per i futuri protagonisti del pantheon politico altoatesino, perché il mondo dell’economia è consapevole di come l’Alto Adige debba svilupparsi nel prossimo quinquennio. È con questo spirito che Südtiroler Wirtschaftsring, in occasione della manifestazione odierna “Brunch di Economia”, ha presentato ben 100 richieste e 10 punti programmatici agli esponenti dell’area economica di tutti i partiti candidati alle prossime elezioni provinciali.
“La politica altoatesina ha dimostrato coraggio in molte decisioni. In uno scambio continuo sono state trovate, insieme, le soluzioni e queste sono state attuate in modo risoluto. Per quanto riguarda i prossimi cinque anni è necessario continuare su questa strada, preservare quanto vi è di positivo e al contempo essere audaci e osare”, afferma il presidente di SWR Leo Tiefenthaler.
Il promemoria
Il primo punto avanzato dal settore economico è ottimizzare ulteriormente le condizioni generali e il focus cade sugli sgravi fiscali. Complessivamente - scrivono gli economisti - l’Alto Adige ha elargito finora 315 milioni di euro per gli sgravi fiscali. Le voci principali concernono l‘imposta regionale sulle attività produttive-IRAP con 85 milioni di euro e l‘addizionale regionale IRPEF con 123 milioni di euro, che non vengono riscossi. La Provincia rinuncia quindi ad ingenti introiti. Questa è la misura più efficiente per sostenere le famiglie e le imprese, per ridurre la burocrazia e per concedere alla popolazione più libertà di azione. Fra le altre voci il rafforzamento del Fondo di rotazione, l’accesso facilitato ai crediti, lo snellimento della burocrazia, lo sfruttamento sensato di ambiente e paesaggio.
Il secondo punto è il sostegno alle imprese, puntando su ricerca e sviluppo, sulla formazione continua, sulla messa in rete e in questo senso la parte del leone la farà il NOI-Techpark. Il terzo punto è garantire un bilancio provinciale equilibrato, incrementando ad esempio le Partnership pubbliche e private, e introducendo misure di risparmio sostenibili a lungo termine. Quarto punto: garantire la raggiungibilità e collegare l’Alto Adige, investendo ad esempio nelle strutture di viabilità, e si fa riferimento all'A22, al Tunnel del Brennero, al trasferimento delle merci su rotaia, all’elettrificazione delle linea della Val Venosta, alla Circonvallazione Nord-Ovest di Merano e alla mobilità di Bolzano. I punti rimanenti: investire nei giovani, creare lavoro, fare dell’Alto Adige una piattaforma dello scambio nel cuore dell‘Europa, rafforzare la convivenza pacifica, consentire uno sviluppo equilibrato fra città e territorio e infine scommettere su opportunità e punti di forza come la digitalizzazione e puntare sulla ricerca di personale specializzato. Palla alla politica.