Economy | Tasse a orologeria

Oggi l’Iva passerà al 22%

Le tasse a orologeria sono quelle che scattano come le lancette di un cronometro. Mentre il nostro tempo diventa sempre più povero.

L’inconcludenza della politica la pagano sempre i cittadini. Questa legge elementare è, almeno in Italia, più ferrea di ogni rigorosa aritmetica. Anche se c’è chi potrebbe scambiarlo per costume nazionale, ossia folclore, la legge viene applicata con maggiore puntiglio in presenza di precedenti affermazioni contrarie. Chiamiamolo sadismo della precisione: ad arrivare sempre puntuali non sono i treni, bensì le smentite. Fossimo kantiani di Königsberg, ci si potrebbe rimettere l’orologio. E infatti: l’aumento dell’aliquota ordinaria dell’Iva di un punto percentuale (dal 21 al 22%) comporterà un aggravio annuale di 120 euro sui consumi. Aggravio democratico e lineare, peraltro, e dunque a rimetterci, come sempre, saranno le persone meno abbienti.

Tanto per fare un esempio: il prezzo raccomandato della benzina potrebbe oggi già salire di circa 1,5 cent euro/litro, quello del diesel di 1,4 ed il Gpl di 0,7 cent. Secondo l'associazione di piccoli artigiani di Mestre, l’aumento dell’imposta sul valore aggiunto peserà maggiormente sulle retribuzioni più basse e meno su quelle più elevate, intaccando ulteriormente il potere d'acquisto di un ceto medio avviato verso l’estinzione.

Intanto, in Alto Adige il sindacato lancia l’allarme. Doriana Pavanello, segretaria della Cgil/Agb: “La prima nota dolente è che costerà tutto di più e per una provincia come la nostra, dove il caro vita è di qualche punto percentuale superiore alla media, questo si tradurrà in una  maggiore erosione dei già magri salari delle famiglie”. “In difficoltà saranno così soprattutto famiglie già provate – ribadisce il concetto Alfred Ebner, presidente del direttivo del sindacato e segretario dello Spi – e come sindacato chiediamo una rapida soluzione della crisi di Governo, che rischia di far sprofondare le istituzioni e l'economia nel baratro evitato fino ad oggi grazie  al sacrificio soprattutto di tanti cittadini, pensionati e lavoratori”.

Parole che difficilmente saranno ascoltate. Potete rimetterci l’orologio.