La politica oltre i rendering
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Lo schema è sempre lo stesso. L’immobiliarista Heinz Peter Hager, già plenipotenziario di René Benko per la costruzione del Kaufhaus Waltherpark e degli appartamenti di Gries Village, promette ancora una volta: se la politica darà il via libera, senza tentennamenti, il nuovo quartiere “Ponte Roma” sarà pronto in appena 5 anni. Il dibattito politico è solo un ostacolo. Peccato che la politica, o meglio, le istituzioni abbiano delle regole e prima che una parte della Zona industriale di Bolzano possa diventare residenziale, occorre l’approvazione del Consiglio comunale.
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Già la Giunta comunale del capoluogo appare però spaccata: se da un lato l’assessore all’urbanistica e vicesindaco Luis Walcher (SVP), dalle colonne della Dolomiten, definisce il progetto “con molto potenziale, in linea con lo spirito della nuova Legge provinciale Territorio e Paesaggio” (in quanto “non consuma suolo”) e ne elogia la vicinanza al Twenty, l’assessore alla mobilità Stefano Fattor (PD) storce il naso riguardo l’indice di cubatura (pari a 10, quasi il triplo rispetto ai 3,5 di Casanova e ai 4 di Prati di Gries): “Viale Europa ha una densità di 7 metri cubi per metro quadro, a Casanova sono stati realizzati 900 alloggi su 10 ettari. In Zona ne vogliono realizzare 1000 in sei ettari, cui si aggiungono più 20mila metri quadri di uffici e 500 stanze per studenti. Ognuno tragga le sue conclusioni”.
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Gli imprenditori: "Il Comune prenda posizione"
Intanto anche Assoimprenditori del comprensorio Bolzano Città prende posizione in merito al progetto di realizzare alloggi in zona industriale e “l’impossibilità di far convivere in Zona produttiva la funzione urbanistica e quella residenziale”. “Siamo tutti d’accordo che Bolzano abbia urgente bisogno di alloggi a costi sostenibili, ma ha anche bisogno di posti di lavoro attrattivi” sottolineano Mauro Chiarel e Martin Atzwanger, “inserire un quartiere residenziale in zona produttiva significherebbe togliere la possibilità di lavorare in maniera efficiente alle imprese, minando ad esempio la competitività delle imprese manifatturiere”. Inoltre “un alloggio in zona industriale non ha la qualità abitativa di un alloggio in un quartiere residenziale, dove si trovano i servizi necessari e dove il traffico e la rumorosità sono meno impattanti”.
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Che in Zona industriale ci siano aree inutilizzate da tempo, Assoimprenditori lo imputa al fatto che si continui a discutere dell’eventualità di realizzare alloggi a Bolzano Sud. “Una chiara presa di posizione da parte del Comune sarebbe necessaria per chiudere una volta per tutta questa discussione, in modo da garantire alle imprese certezza del diritto e possibilità di pianificare gli investimenti. L’attuale normativa dà già la possibilità di realizzare alloggi di servizio, studentati e alloggi temporanei per collaboratori nelle zone produttive, mentre non permette la funzione residenziale. Cercare di forza questa normativa con soluzioni ad hoc comporterebbe solo un ulteriore elemento di incertezza che rischia di frenare e far trasferire gli investimenti altrove”, concludono Chiarel e Atzwanger.