Environment | Pulizia

Mappatura feci canine, tempi stretti

Multe fino a 1000 euro per chi non registra l'animale entro fine anno. Disaccordo nella papabile nuova Giunta, SVP l'ha voluta ma FDI e Freiheitlichen sono contro.
Hundekot
Foto: Pixabay
  • Sono circa 40 000 i cani presenti in Alto Adige che dovrebbero essere sottoposti a profilazione genetica entro il primo gennaio, comunica la Provincia. Allo stato dell’arte però sono meno del 12% (circa 5 000) gli animali mappati. L’obbligo, introdotto nel 2020, che entrerà in vigore dal 2024, si pone come obiettivo quello di ripulire le strade dalle deiezioni dei cani identificando e multando i proprietari degli animali che abbandonano per strada i bisogni. 

    Attraverso la profilazione del DNA dei cani autorità locali, istituzioni pubbliche e forze dell'ordine potranno dunque far controllare i campioni biologici e confrontare i dati con quelli del registro degli animali domestici a partire dal 2024. "Tutti i proprietari di cani che non avranno registrato i loro amici a quattro zampe entro il 1° gennaio 2024 potranno essere sanzionati", afferma il direttore del Servizio veterinario provinciale Paolo Zambotto

    L’idea, quantomeno pittoresca, di profilare i DNA degli amici a quattro zampe non è però nostrana. Sono circa 50 i comuni spagnoli che l’hanno adottata, nel 2018 è stata istituita a Malaga, 600 000 abitanti, che ha visto una diminuzione del 22% delle feci per strada ad un anno dall’introduzione. Un sistema simile a quello che si vorrebbe introdurre in Provincia è stato adottato nella città di Beziers in Francia, il cui sindaco ha introdotto l’obbligo di passaporto genetico per i cani dei residenti in centro, con multe di 38 euro in caso di mancanza. 

  • Arnold Schuler: L'assessore all’agricoltura, alle foreste, alla protezione civile ed al turismo della SVP è promotore dell'obbligo di mappatura genetica dei cani. Foto: LPA/Fabio Brucculeri

    In Alto Adige il costo è a carico dei proprietari degli animali, che dovranno spendere 65 euro per la mappatura del DNA effettuata presso il Servizio veterinario dell’Azienda sanitaria provinciale. La lista d’attesa alla Sill arriva però fino ad aprile e le prenotazioni sono al momento bloccate. C’è la possibilità di effettuare la mappatura presso i veterinari privati, ad un costo maggiore, di circa 120 euro. Le multe per chi non mappa il suo animale a quattro zampe sarebbero tra i 292 ed i 1084 euro.

  • Interessante notare come la probabile nuova Giunta sia divisa sulla misura. L’SVP l'ha voluto, è stata proposta dall’assessore Arnold Schuler ed approvata nel 2020, mentre Fratelli d'Italia e Freiheitlichen sono invece fortemente contrari. Il partito della premier Meloni definisce infatti la misura inutile e costosa, Marco Galateo propone invece una, a suo dire, “soluzione più efficace e meno costosa”, ossia multe fino a 1.000€ per chi non raccoglie la deiezione del proprio cane. Dello stesso avviso anche Matteo Gazzini (Forza Italia), che parla di un “costo inutile per comunità e degradante per forze dell’ordine”, come anche Filippo Maturi, che ha proposto una raccolta firme contro la mappatura del DNA dei cani. 

    È perplesso anche Franz Hintner, presidente dell’ordine altoatesino dei veterinari, che critica ai microfoni del TGR la misura: “Ogni anno entrano in Alto Adige migliaia di cani portati dai turisti, e per quelli non ci sarebbe alcun obbligo”. Ma sulla prorogabilità della misura l’assessore Schuler non cede, nonostante siano oltre 35 000 i cani a cui non è stato prelevato il DNA per la mappatura, con i tempi oramai agli sgoccioli. Sarà interessante scoprire come la nuova Giunta affronterà la questione, ad oggi infatti sono poco chiare alcune dinamiche della misura: quali saranno le strutture deputate alle analisi delle feci, come avverrà il processo di raccolta, che fare nei casi di cani non registrati.