Politics | la polemica

"Via Rasella, pagina poco nobile"

Il presidente del Senato "rivede" l'attentato partigiano che precedette le Ardeatine. Duro lo storico Filippi: "Chi dice queste cose dovrebbe uscire dalla vita politica"
La Russa, Ignazio
Foto: upi

"Via Rasella è stata una pagina tutt'altro che nobile della resistenza, quelli uccisi furono una banda musicale di semi-pensionati e non nazisti delle SS, sapendo benissimo il rischio di rappresaglia su cittadini romani, antifascisti e non', ha detto il presidente del Senato Ignazio La Russa a Terraverso, podcast di Libero, rispondendo sulle critiche alla premier Giorgia Meloni circa l'eccidio delle Fosse Ardeatine quando nei giorni scorsi ha parlato di  'morti italiani'. Secondo la seconda carica dello Stato, quello alla presidente del consiglio sarebbe "un attacco pretestuoso. Tutti sanno che i nazisti hanno assassinato detenuti, anche politici, ebrei, antifascisti e persone rastrellate a caso, certo non gente che collaborava con loro'. Vale la pena di ricordare che, al di là di ogni tentativo revisionista, alle Fosse Ardeatine il 24 marzo 1944 le truppe di occupazione tedesche uccisero a sangue freddo 335 civili e militari italiani, prigionieri politici, ebrei o detenuti comuni. L'atto fu una rappresaglia per l'attentato partigiano di via Rasella, compiuto il giorno precedente da membri dei GAP romani, in cui erano rimasti uccisi 33 soldati del reggimento "Bozen" appartenente alla Ordnungspolizei, la polizia tedesca.

Duro il commento dello storico trentino Francesco Filippi, autore di molte pubblicazioni dedicate al Fascismo. "Eccola, la 'pacificazione nazionale - ha scritto su Facebook -   La responsabilità del fatto che queste affermazioni oggi non facciano scandalo e non provochino l'immediata uscita di scena dalla vita politica di chi le esterna (cosa ovvia in una democrazia nata dalla Resistenza e quindi antifascista) è da attribuire anche a chi negli anni, cavillando sui termini per i motivi più vari, ha sostenuto che il fascismo è morto nel '45 e non può tornare.Tout Va Très Bien Madame La Marquise"

 

 

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Hartmuth Staffler Fri, 03/31/2023 - 15:14

Die Erschießung von 335 Geiseln in den Ardeatinischen Höhlen, nicht weil sie Italiener waren, wie die Meloni behauptet, sondern weil sie Antifaschisten waren, ist und bleibt ein Kriegsverbrechen. Die Erschießung dieser 335 unschuldigen Personen ist durch nichts zu gerechtertigen. Die Erschießung von 1500 absolut unschuldigen Frauen und Kindern im Massaker von Zaia Geret in Äthiopien ist und bleibt jedoch eine Heldentat, weshalb auch die Gemeinde Brixen an der Ehrenbürgerschaft für den Massenmörder Gennaro Zora, den Schlächter von Zaia Geret festhält.

Fri, 03/31/2023 - 15:14 Permalink
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Alberto Stenico Sat, 04/01/2023 - 07:00

Al cimitero militare di Bolzano, nella targa che ricorda i 33 soldati sudtirolesi del battaglione Bozen caduti a Roma in via Rasella, si parla di un "hinterhältiger Bombenanschlag" (un subdolo attentato/un'imboscata).
La Storia ci divide ancora, non solo in Sudtirolo, ma anche nell'Italia intera.

Sat, 04/01/2023 - 07:00 Permalink
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Dominikus Ande… Sat, 04/01/2023 - 09:16

Da sempre le bande musicali sono stati i reparti più pericolosi dell'esercito, ma gli storici, La Russa a parte, continuano a negarlo impunemente. Finalmente uno storico con gli attributi dà del pane al pane e del musicista all'invasore.

Sat, 04/01/2023 - 09:16 Permalink