Voglia di suonare insieme
Ha vinto il virus, per ora. Non si riesce proprio a fare l’edizione 2020 del Blues Festival, nemmeno nei prossimi mesi, essendo già stato annullato in un primo momento dal blackout dei concerti e delle sale (sarebbe dovuto tenersi a fine marzo nel Teatro di San Giacomo, e aveva segnato da tempo il tutto esaurito del pubblico): troppe restrizioni, troppa burocrazia, troppo per morire e troppo poco per vivere. Eppure…
La voglia di suonare insieme era tanta da spingere il Lukas Insam Trio a postare pochi giorni fa su Youtube, Facebook e Instagram il nuovissimo brano musicale con un video davvero eccezionale. Non nel solito formato da Home Concert, in cui si vedono alternativamente o tutti assieme i vari musicisti nelle loro cornici casalinghe con tanto di divano o libreria o finestre di cucina o di salotto a suonare il rispettivo strumento o a tenere in mano il microfono per cantare. No, il Lukas Insam Trio ha fatto una scelta radicalmente diversa per Dusk Dawn, il brano composto in musica e parole dallo stesso Lukas Insam. Ognuno dei tre componenti del Trio, Lukas, chitarra elettrica e voce, Nico Aldegani alle tastiere e Davide Ropele alla batteria, ha girato il proprio materiale in video che poi Nico ha montato, e alla fine assemblato in un’opera da ascoltare e guardare piacevolmente. La videata è suddivisa rigorosamente in tre: a sinistra c’è Nico con tastiere e organo, al centro Lukas con chitarra e voce, e sulla destra Davide con la batteria. Alternativamente accadono piccole scenette, da Nico che si lava i denti davanti allo specchio o suona sdraiato come un guerriero romano durante le loro festose abbuffate nelle Ville di un tempo, fino a Davide che batte i suoi bastoncini a ritmo ovunque, seduto sul water in rosso, sulla sedia a sdraio nel giardino all’aria aperta o concentrato davanti ai piatti della sua batteria dentro il guardaroba di casa, passando per Lukas che faticosamente si trascina sulle scale con l’aiuto di due stampelle per poi ritrovarlo seduto a cantare e battere il tempo con uno dei due piedi, visto che l’altro è vistosamente bloccato da un’ingessatura. “Dusk” esclama il cantante-chitarrista con quella sua tonalità roca per alludere al lento inclinarsi del giorno all’“ora del tramonto” per poi arrivare attraverso la canzone alla luce dell’alba, quel “Dawn” del titolo. Lo sapevate che in inglese esiste l’espressione dusk-to-dawn-curfew che significa appunto la situazione di lockdown che stiamo vivendo, ossia quel coprifuoco della musica imposto all’intera scena musicale, così come a quella cinematografica e a quella teatrale? Ha ragione Lukas Insam a usare questa espressione, più poetica dell’espressione lockdown usata per definire il nostro confinamento nelle case e generalmente usata per “divieto di uscire per questioni di sicurezza” (come visto sul dizionario consultato), in quanto lockdown deriva dal linguaggio usato nelle prigioni e definisce quella situazione in cui un prigioniero appunto è “chiuso a chiave” nella cella. Letteralmente “chiuso sotto”. Qui la lista di significati si potrebbe allungare perché down ha tantissime sfumature di senso e può arrivare fino al sentirsi depressi, non di rado si sente chi dice di “essere down”, per non dimenticare gli affetti da sindrome di Down…
Chissà se Insam ha pensato anche al gioco di parole tra dawn e down, brevissimo tra l’altro il passaggio trattandosi giusto di una sfumatura nella pronuncia della “a” e/o della “o”?
La voglia di suonare insieme era tanta, abbiamo detto, e così nel realizzare questo video hanno effettivamente lavorato e suonato insieme, virtualmente, dato che comunque era ed è vietato trovarsi in un unico spazio per farlo. Abbiamo chiesto a Nico Aldegani come si sono organizzati. Dapprima Lukas Insam ha registrato la base musicale e la voce per intero e l’ha mandata a lui e a Davide. Quindi ognuno ha recuperato gli strumenti necessari, Davide una batteria elettronica e Nico le necessarie tastiere, scegliendo tra quelle che ha in casa: un pianoforte acustico a muro, un altro digitale, un organo portatile e due sintetizzatori, di cui uno vintage e uno moderno. Ne ha una collezione ampia, suddivisa tra alcuni spazi nell’appartamento (grazie alla sopportazione di sua moglie) e nella cantina, acquistati nel corso dei quindici anni che suona in giro con diversi gruppi, tra cui ultimamente Ago & Friends e la Homeless Band. Le tastiere sono il suo hobby e le ha trovate nei diversi negozietti in giro per tournée, recuperate in qualche cantina da svuotare come nel caso di una vera Yamaha Vintage degli anni ottanta, oppure acquistate in rete, come la Nord comprata da un fondo di magazzino in Sicilia, il cui rivenditore non si era stupito per nulla che un musicista di Bolzano richiedesse “una Nord” nel profondo Sud dell’isola italiana…
Il suo desiderio ora è diminuire le date dei concerti, per sé, visto che sono anni che in stagione suona dalle tre alle quattro volte a settimana. Aldegani ha fatto dell’umiltà la sua bandiera musicale e non vuole sembrare esagerato affermando che questa gavetta la lascia volentieri ai più giovani che devono/vogliono farsi le ossa sul palco. Certo, ora, si tratta di trovarle le (poche) date, però, in questo periodo difficile di ripresa della vita dei concertisti. Di trovare i locali che hanno sufficientemente spazio all’aperto per allestire un palco e tavoli con sedie, a debita distanza gli uni dagli altri, per riunire comunque un certo numero di pubblico che garantisca una bella serata a tutti - il gestore, la band e il pubblico.
Torniamo al nostro brano in video. Sulla base musicale di Lukas, Davide ha suonato una traccia con la batteria e Nico ha registrato a sua volta l’intero brano suonando la sua melodia con le tastiere sulla registrazione di Davide. Il tutto è tornato a Lukas che ha aggiunto la sua parte e mixato il tutto.
A questo punto il quesito è stato: come facciamo il video? Di nuovo, dapprima diligentemente ognuno ha filmato se stesso suonando lo strumento. Poi hanno deciso di fare qualcosa di originale e Davide ha mandato una valanga di brevi filmati in cui suona (o meglio fa finta di suonare coi suoi bastoncini, sebbene rigorosamente a ritmo) nelle più diverse situazioni quotidiane, sotto la doccia, in giardino, eccetera. Vedendoli si sono convinti: piena libertà nell’inventare ognuno per sé alcune scenette. Una volta raccolti i diversi filmati (Nico e Lukas con i rispettivi cellulari, Davide con cellulare e la GoPro-videocamera) è stato compito soprattutto di Nico curare il montaggio e l’assemblaggio, dove anche Lukas ha fatto la sua parte. È merito di quest’ultimo il tocco finale con i filtri per creare quelle tonalità particolari che conferiscono “quel non so che” ai singoli brevi episodi aggiungendo atmosfere e mood emotivi tuffando il tutto in un mare di sfumature che ricordano le luci delle ore intermedie tra il giorno e la notte, e la notte e il giorno, per aderire al tema, appunto, di Dusk dawn.
Ascoltare e guardare il video qui sotto per godere un po’ di questa gioiosa creatività del trio Aldegani, Insam e Ropele finchè li potremo nuovamente avere davanti a e tra di noi. Quando? Non lo sa, Aldegani, forse prima arriverà un altro video? Oppure un live stream? Perché – come abbiamo già detto – “la voglia di suonare insieme è tanta”. Forse si affaccerà presto anche la Homeless Band con un video di un brano del loro ultimo disco Reprize. Fatto in casa, of course, home made, ma rigorosamente in modalità Home Concert–Action! Si gira, si suona. Perché – come disse tanto tempo fa Mozart – il silenzio è soltanto quello che c’è tra due note!
La musica non si può – e non si fa - silenziare, né ora, né mai…