Culture | La testimonianza

“Una botta pazzesca”

Il batterista bolzanino di adozione Andreas De Lucia ha partecipato nei giorni scorsi alla seconda edizione di Rockin 1000, svoltasi ai piedi del Monte Bianco.
20476433_1944454172478905_6054581876162918528_n.jpg
Foto: web

Andreas De Lucia non ha dubbi nel definire ‘davvero strana’ l’esperienza compiuta lo scorso fine settimana, partecipando alla kermesse musicale di massa inaugurata nel 2015 a Cesena con lo scopo di convincere il gruppo americano dei Foo Fighters ad effettuare un concerto in Romagna.
Quest’anno la manifestazione, trasformata in un vero e proprio Summer Camp, si è svolta a Courmayeur (“la più grande band d’Europa di fronte alla montagna più grande del Monte Bianco, la più alta montagna del continente”). 
Hai a che fare con una realtà completamente diversa rispetto ad un classico concerto, nel senso che non sei un musicista ma di fatto l’attore in uno spettacolo”, dice De Lucia proseguendo nel suo racconto. 
E di fatto quello proposto in Val Veny il 28 e 29 luglio 2017 è stato un Camp incentrato sul programma ben definito e articolato, volto a preparare l'esecuzione e la registrazione ‘di massa’ di tre medley di classici del rock, per un totale di 15 minuti di musica
Per avere l’amalgama e la ‘botta’ necessaria il tutto è stato registrato come se si fosse in un normale studio, dividendo l’operazione in diverse ‘take’”, spiega il batterista e percussionista attivo nelle band bolzanine Zio cantante e Bifolk e impiegato presso il negozio Musik Walther di via Marconi nel capoluogo altoatesino.

La performance dei 1000 musicisti, tra cantanti chitarristi, bassisti e batteristi - alla quale hanno assistito circa 3mila spettatori - è stata tutto sommato graziata dal meteo che solo nel pomeriggio di sabato ha provocato alcuni ‘stop’ con relativo fuggi fuggi, soprattutto per mettere al sicuro gli strumenti musicali.  

Per poter partecipare a Rockin 1000 Andreas De Lucia non ha fatto altro che postare la sua richiesta sul sito dell’evento con tanto di video youtube ‘di autopresentazione’. Successivamente sono stati dei musicisti ‘guru’ a selezionare i partecipanti, tra cui il batterista. 
L’evento è dedicato ai musicisti amatoriali, non ai professionisti, anche se naturalmente un minimo di basi occorre averle”, precisa De Lucia. Aggiungendo di essersi trovato fianco a fianco con musicisti provenienti da tutte le parti del mondo ed anche ragazzini di 8/9 anni.
Ogni singolo musicista partecipante a Rockin 1000 2017 ha potuto contare in anticipo (tre mesi prima) su una serie di materiali di ‘preparazione’, tra cui diverse basi con o senza ‘click’ ed addirittura video tutorial con le parti da suonare (“feel per feel” precisa De Lucia ricorrendo ad un termine tecnico). 

L’organizzazione è stata davvero imponente dato che durante la registrazione collettiva tutti e 1000 i musicisti sono stati dotati di cuffie o monitor. La sincronizzazione ritmica è stata garantita dal metronomo (click) integrato visivamente anche grazie a 8 grandi neon rosso/verdi presenti sul palco che fornivano le pulsazioni ed ' 'battere'.

Ripetiamo la domanda: com’è stato suonare in quel contesto?
La botta che arrivava era pazzesca, la terra la sentivamo tremare”, osserva Andreas De Lucia ancora verosimilmente preso dalla carica di adrenalina sperimentata. Dicendosi felice di aver vissuto questa esperienza in una cornice davvero straordinaria e con un’acustica irripetibile. 

“E’ stato un gran lavoro ma tanto di cappello agli organizzatori che hanno davvero manifestato delle capacità notevoli”

La più grande rock band del pianeta forse tornerà anche il prossimo anno. Intanto il batterista bolzanino di adozione conta le ore che mancano al varo online del video ufficiale che testimonierà la performance. Consapevole che verosimilmente e con grande rapidità verranno superati i 39milioni di visualizzazione del video dedicato all’evento del 2015 a Cesena, al quale partecipò Rino Cavalli, un altro batterista bolzanino. 

“Si tratta di un’esperienza che consiglio davvero a tutti, a prescindere dal livello di preparazione musicale. A Rockin 1000 si va essenzialmente per divertirsi e si conoscono tante persone”