Chronicle | Prefettura

Vertice sulla violenza di genere

Secondo i dati forniti dal Comitato per la sicurezza nel capoluogo i casi di "codice rosso" sono in leggero aumento mentre calano sul territorio provinciale. "Valorizzare la rete istituzionale esistente, formata da enti, associazioni ed esperti"
comitato sicurezza
Foto: Commissariato del Governo
  • Il Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica presieduto dal Commissario del Governo per la provincia di Bolzano, Vito Cusumano, si è occupato oggi (31 ottobre) di violenza di genere in Alto Adige.

    Per la trattazione dell’argomento, sono intervenuti – oltre ai vertici territoriali delle Forze di Polizia – il Sindaco Renzo Caramaschi ed il Comandante della Polizia Municipale del Comune di Bolzano, le Direttrici di Dipartimento e di Ripartizione delle Politiche Sociali dell’Amministrazione provinciale, nonché il direttore Generale dell’Azienda Sanitaria dell’Alto Adige.

    Sulla base degli ultimi dati statistici riguardanti l’intero territorio provinciale e riferiti al periodo gennaio – ottobre 2024, risulta una diminuzione pari al 9,8% dei reati di maltrattamenti, stalking e violenza sessuale (codice rosso) rispetto all’analogo periodo del 2023 (438 episodi nel 2023, 395 nel 2024), mentre si riscontra un lieve incremento dei casi registrati nella città capoluogo, (160 episodi nel 2023, 170 nel 2024).

    Nell’occasione, si legge in una nota della Prefettura, "i vertici territoriali delle Forze di Polizia hanno riferito sui servizi di prevenzione svolti nell’ambito dell’attività di controllo del territorio, che denotano un incremento delle specifiche misure previste dalla normativa vigente in materia di tutela delle vittime di violenza di genere inflitte a carico dei soggetti ritenuti responsabili".

    Per contrastare efficacemente la gravità del fenomeno e innescare un'inversione di tendenza, "oltre a mantenere elevati i dispositivi di vigilanza nelle aree pubbliche, è stato convenuto di valorizzare la rete istituzionale esistente, formata da enti, associazioni ed esperti in politiche sociali".

    Secondo il Comitato per l'ordine e la sicurezza sarebbero positivi i risultati conseguiti "dall’attuazione del Protocollo Erika, sottoscritto in data 9 dicembre 2020, dai vertici territoriali delle Forze di Polizia, dalla Ripartizione Politiche Sociali della Provincia Autonoma di Bolzano, dall’Azienda Sanitaria dell’Alto Adige e dai centri antiviolenza, in attuazione delle linee guida nazionali".

    Durante la riunione i rappresentanti dell’Amministrazione provinciale hanno ribadito di voler proseguire nella formazione e nel sostegno psicologico a minori vittime di abusi e maltrattamenti e alle loro famiglie, rimarcando l’opportunità di proseguire nell’attuazione di specifiche progettualità già sviluppate con le istituzioni scolastiche, a partire dalla scuola dell’infanzia.

    I presenti hanno infine "convenuto sull’esigenza di incrementare ulteriormente gli interventi dei servizi sociali nel sostegno e nell’accompagnamento delle vittime di tali delitti, senza trascurare, contestualmente, i profili criminologici dell’autore delle violenze, da sottoporre parimenti ad una incisiva assistenza psicologica (come previsto dal Protocollo Zeus sottoscritto nel 2023 tra l’Amministrazione provinciale e la locale Questura)".