Plaidoyer pour la littérature et pour l'optimisme
Lo spunto dell'incontro pubblico è offerto dalla pubblicazione di Elisir d'amore, la traduzione italiana della sua ultima opera, una sorta di breve romanzo epistolare moderno in cui i due personaggi, Louise e Adam, si scambiano una serie di e-mail. Poco tempo prima era uscito anche La giostra del piacere, il cui titolo originale è Les perroquets de la place d'Arezzo. Dopo aver parlato di religione, spiritualità, musica e rapporti umani e dopo aver a lungo osservato ma anche provato in prima persona, questo prolifico autore, che ha anche scritto un racconto filosofico a fumetti che ha per protagonista un pulcino, si è messo a parlare d'amore, nei suoi vari aspetti. Con il suo stile semplice, scorrevole, comunque mai banalizzante, tratteggia un'ampia gamma di situazioni.
Per Schmitt lo scopo della letteratura (in tutte le sue forme) è quello di aiutarci a vivere meglio, a essere più comprensivi e più tolleranti. Un po' come la filosofia – lui che è agrégé en philosophie – anche se usa mezzi diversi. La filosofia spiega il mondo e la letteratura lo celebra. E secondo Schmitt c'è un gran bisogno di far vedere che la vita vale la pena di essere vissuta. In questo l'ottimismo è sempre cercato e voluto (aggiungerei consapevolmente e con convinzione). La sua massima (espressa da Oscar, uno dei suoi personaggi) è: Bisogna vivere ogni giorno come se fosse la prima volta! Nel mondo non mancano le occasioni per meravigliarsi, ma piuttosto le persone in grado di farlo.
In generale, per lui prendere la parola è voler mettersi in contatto, creare un legame con gli altri, nell'intento di progredire e migliorare. "Ogni parola è indirizzata all'altro, la parola è lo slancio verso l'altro."
Quasi in chiusura l'autore ha anche parole per difendere gli sms che un po' come gli haiku giapponesi sono anch'essi un esercizio poetico di scrittura per imparare a dire il maggior numero di cose utilizzando il minor numero di parole … J