Politics | Ciao Diego

"Milordo" Moltrer: leale, concreto, generoso

Il ricordo di parroco e sindaco di Fierozzo. Il cammino politico dal paese fino alla presidenza del Consiglio regionale. L'impegno per gli altri.

Con Diego Moltrer se ne va un'icona “pop” dell'autonomismo trentino. Nel ricordarlo molti usano i termini “unico vero autonomista”. Il soprannome “Milordo”, preso dal padre Luigi (Luis), ne sintetizza l'essenza di “signore”, portavoce della “sua” gente. Leale, concreto, con i piedi per terra sono altri aggettivi con i quali Moltrer viene ricordato. Diego Moltrer ha preso dal padre la passione politica e ne ha portato avanti l'impresa di movimento terra.

Per un modo di far politica d'altri tempi, casa per casa, manifestazione per manifestazione, associazione per associazione. «Ci lascia un vuoto improvviso – spiega Luca Moltrer, sindaco di Fierozzo/Vlarötz – Diego era un punto di riferimento per il nostro paese e per tutti gli amministratori della zona». Diego Moltrer ha cominciato il suo cursus honorum politico nel 1995, come sindaco appunto di Fierozzo, comune di 500 abitanti all'inizio della Valle dei Mocheni/Bersntol, carica che ha mantenuto fino al 2010. Dal 1995 al 2005 fu assessore nel Comprensorio C4 dell'Alta Valsugana. A partire dall'autunno 2009, con il passaggio alle Comunità di valle, divenne presidente dell'ente. Il 24 ottobre 2010 con ben 1432 preferenze, il più votato di tutte le Comunità di valle trentine, venne eletto nel nuovo organismo della Comunità Alta Valsugana-Bersntol, nel quale mantenne la carica di assessore.

«Diego era un buono – scrive in una nota il Gruppo consiliare dell'Unione per il Trentino - Diego ci sapeva fare con la gente. Come non ricordare i suoi appuntamenti in Comunità di valle, a Pergine, alle 5 e mezzo/sei del mattino, con la file di persone che arrivavano per parlargli con una sola certezza: avrebbero trovato un uomo, prestato alla politica, ma che mai aveva perso il contatto vero con la gente, che li avrebbe ascoltati».

Una dimostrazione netta ed inequivocabile di consenso che ha fatto salire Moltrer di livello. Nel 2011 entra nel consiglio del Patt in rappresentanza della minoranza linguistica mochena e diventa membro effettivo della giunta del partito. L'ascesa di Moltrer ricalca quella del suo partito, il Patt, che tra il 2008 ed il 2013 ha praticamente raddoppiato i consensi. Alle elezioni del 27 ottobre 2013 porta in dote ben 4806 preferenze. Ridotte le poltrone della Giunta, lo sforzo e l'impegno sul territorio di Moltrer vengono ripagati con la candidatura a Presidente del Consiglio regionale.

«Durante quest'anno Moltrer – spiega don Daniele Laghi, parroco della Valle dei Mocheni – ha saputo rivalutare molto la figura del Presidente del Consiglio Regionale». Moltrer ha colto nella “sua gente” l'indignazione verso il trattamento di favore riservato agli ex consiglieri, impegnandosi molto perché i vitalizi venissero aboliti.

 

Moltrer e la comunità

Diego Moltrer è nato il 28 settembre 1967 a Levico Terme. Sposato con Rosanna, ha 3 figli: Lorenzo, Marica, Alessio. «Una persona imponente, cordiale, con un grande sorriso. Se poteva non mancava mai alle funzioni religiose – ricorda don Daniele – se qualcuno aveva bisogno di una mano lui la dava. Era legatissimo soprattutto alla tradizione del Canto della Stella». Sul piano associativo Moltrer dal 1998 ha fatto parte dei consigli dell'Istituto mocheno-cimbro, della Pro Loco, degli alpini e dei vigili del fuoco. “Milordo” era vicino anche all'associazione cacciatori, vista la sua passione venatoria.

«Ci metteva sempre il massimo impegno – prosegue il sindaco Moltrer – ed era sempre presente con qualsiasi associazione. Ci siamo visti l'ultima volta venerdì scorso, in paese, dove abbiamo scambiato come al solito due chiacchiere».

 

Moltrer politico

All'interno del Partito autonomista Moltrer faceva parte dell'anima più “pop”, conservatrice, tradizionalista. Su alcune materie certamente più vicina in termini di idee alla Lega Nord che al Partito democratico. Durante la campagna elettorale delle Provinciali 2013 Moltrer ha criticato la gestione dei fondi della solidarietà internazionale dell'assessore Lia Beltrami Giovanazzi (che si è candidata nel suo stesso partito). Più volte nell'aula del Consiglio provinciale i consiglieri leghisti Maurizio Fugatti e Claudio Civettini hanno cercato l'appoggio di Moltrer e di Walter Kaswalder per promuovere delle iniziative politiche.

Proprio Kaswalder, ex sindaco di Vigolo Vattaro e presidente del Patt, potrebbe succedere a Moltrer nel ruolo di Presidente del Consiglio regionale. Kaswalder più volte non è stato gratificato all'interno del suo partito: nel 2013 ha perso per un solo voto le primarie interne al Patt per il quarto posto nella lista Svp delle Politiche (con il quale è diventato deputato Mauro Ottobre) e quindi non ha ricevuto nulla nella distribuzione delle cariche dopo le Provinciali. Kaswalder ha espresso la sua insoddisfazione astenendosi nel corso della votazione di Ugo Rossi a Presidente della Regione. Oggi però Kaswalder alla presidenza del Consiglio regionale potrebbe ristabilire un po' di equilibrio all'interno di un Patt in fibrillazione da “crisi di crescita”.

In consiglio provinciale/regionale subentrerà Lorenzo Ossanna, 46 anni, architetto assessore della Comunità Valle di Non, responsabile della sezione Patt della Bassa Valle di Non. Ossanna è di Campodenno, paese del senatore Franco Panizza.

 

Il saluto a Moltrer

Il funerale si terrà mercoledì 19 novembre alle ore 14.30 nella chiesa parrocchiale di Fierozzo/San Felice.

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Mattia Frizzera Tue, 11/18/2014 - 21:24

L'Arcivescovo di Trento ricorderà, in septimo die, il Presidente del Consiglio regionale, Diego Moltrer.

La messa, officiata da mons. Luigi Bressan, si terrà il giorno lunedì 24 novembre 2014, alle ore 11.00, presso la Cattedrale di San Vigilio a Trento.

Tue, 11/18/2014 - 21:24 Permalink