Enmigrinta: l'antidoto alla discriminazione

In provincia di Bolzano da sempre le identità si confrontanto, si affiancano e si fondono, ma anche e ancora oggi si contrappongono.
E quando è la contrapposizione a prevalere, è inevitabile che si mettano in modo i meccanismi che portano alla discriminazione.
"La discriminazione consiste in un trattamento non paritario attuato nei confronti di un individuo o un gruppo di individui in virtù della loro appartenenza ad una particolare categoria."
In Alto Adige / Südtirol / South Tyrol è attiva da 5 anni un'interessante pubblicazione web 2.0, perché nativa solo digitale e sui social network, dedicata proprio a questi temi.
Il suo nome è enmigrinta, parola che significa immigrato in lingua esperanto.
Il bollettino enmigrinta, pubblicato mensilmente in pdf, combatte le discriminazioni. Tutte le discriminazioni, non solo quelle contro gli stranieri ma anche quelle contro le donne, i rom/sinti, gli omosessuali.
Il sito di enmigrinta, realizzato su oneminutesite.it, presenta il progetto, e ne presenta lo sviluppo, offrendo l'archivio degli arretrati del bollettino e presentando anche i collaboratori dell'iniziativa che sono Aaron Belotti, Gentiana Minga, Liliana Vintila, Tania Shakh, Monica Flintoaca.
Per promuovere enmigrinta, i suoi promotori hanno scelto una celeberrima citazione di Bertold Brecht.
“Prima di tutto vennero a prendere gli zingari e io fui contento perché non mi fidavo.
Poi vennero a prendere gli ebrei
e stetti zitto perché mi erano antipatici.
Poi vennero a prendere gli omosessuali
e io fui sollevato perché mi erano fastidiosi.
Poi vennero a prendere i comunisti
e io non dissi niente perché non ero comunista. Poi, un giorno, vennero a prendere me
e non c'era rimasto nessuno a protestare.”