"Informazioni inesatte"

In particolare ci corre obbligo contestare:
· Lo “scarso successo” della Cassa di Risparmio di Bolzano in Trentino. Infatti, le quote di mercato sono oggi 5%, in costante crescita negli ultimi anni (2,9% nel 2008), mentre il numero clienti è quasi raddoppiato negli ultimi anni e ammonta a oltre 15mila.
· L’ ”entrata in molte operazioni immobiliari ad alto rischio nel capoluogo trentino”. Non vi è alcun nesso tra l’acquisto delle filiali da Banca Sella-Calderari e presunte operazioni immobiliari. Il credito acquisito fa esclusivamente riferimento a clientela retail con un portafoglio di piccolo taglio che non esprime criticità particolari e con un profilo mediamente buono, mentre le perdite sono decisamente al di sotto della media del settore.
· La Banca non detiene alcuna partecipazione in Castello SGR; la Banca possiede delle quote in un fondo immobiliare gestito dalla SGR in questione e ha finanziato, attraverso un veicolo societario specifico una sola iniziativa, precisamente la costruzione di un albergo presso il quartiere delle Albere; si precisa che la Banca non ha finanziato in alcun modo iniziative immobiliari residenziali nel citato quartiere.
· La Banca non ha acquistato alcun immobile nell’area ex Euromix a Trento nord, ma detto asset, finanziato da un pool di altre banche locali, è di proprietà di un fondo immobiliare, di cui la Banca non detiene quote.
· Con riferimento al progetto residenziale Corti fiorite a Trento sud, si precisa che si tratta di un’iniziativa privata, finanziata in pool al 50% dalla Banca. In ambito del concordato preventivo della società citata, la Banca, essendo creditore ipotecario, si trova in uno stato diverso dai creditori chirografi, quali fornitori ecc. La nostra garanzia, quindi, è data dall’ipoteca sull’immobile e non dal coinvolgimento della Provincia di Trento.