Cultura | Opera lirica

"Un Barbiere di qualità"

Il Barbiere di Siviglia di Rossini è andato in scena al Teatro Sociale di Trento con l'Orchestra Haydn diretta dal maestro Alessandro Bonato e la regia di Fabio Cherstich.
L'opera Il barbiere di Siviglia in sca a Trento
Foto: Luca del Pia
  • Un regista che usa con disinvoltura linguaggi contemporanei, senza cadere nel tranello di voler attualizzare quello che appartiene alla tradizione, e una direzione musicale che si affida puntualmente alla partitura originale del capolavoro di Gioacchino Rossini, restituendo nei dettagli l'andamento, i tempi e l'orchestrazione indicati dal compositore. 

    La lettura del Barbiere di Siviglia, nell'allestimento firmato dal regista Fabio Cherstich e con l'Orchestra Haydn diretta dal maestro Alessandro Bonato, convince per la qualità delle scelte registiche e musicali che ne fanno uno spettacolo ben godibile. L'opera è andata in scena al Teatro sociale di Trento nel secondo appuntamento della stagione lirica della Fondazione Haydn di Bolzano e Trento. Entrambi, regista e direttore d'orchestra, rendono una visione paradossalmente sobria ed essenziale, che nasce dal totale rispetto dell'opera, nonostante l'irresistibile divertimento sprigionato dalla celebre composizione e la vivacità di scene e costumi.

    A uscirne esaltata, se ce ne fosse bisogno, è in primis la musica stessa del geniale compositore pesarese, eseguita con perizia dall'Orchestra Haydn. Le arie e cavatine, gli accompagnamenti e incisi strumentali si susseguono incalzanti, nei due atti dell'opera buffa che portano al lieto fine, col matrimonio dei due amorosi, Almaviva e Rosina, tra inganni, sospetti, fortuiti malintesi e, naturalmente, generose elargizioni di denaro, mezzo magnificato apertamente più volte nel libretto. I singoli personaggi ben delineati dalle voci dei cantanti emergono nel trambusto della trama. 

    Impegnativa la parte del Conte d'Almaviva/ Lindoro interpretato con fedeltà dal tenore Pietro Adaini, affiancato da Mara Gaudenzi (Rosina), da Gurgen Baveyan nel ruolo di Figaro, da Fabio Capitanucci (il gabbato Don Bartolo), dal basso potente di Nicola Ulivieri nei panni di Don Basilio, da Francesca Maionchi (Berta, la governante) e Gianni Giuga che si alterna nella parte del servitore Fiorello e di un ufficiale.

  • Una scena dell'allestimento del Barbiere di Siviglia rappresentato al Teatro sociale di Trento, regia di Fabio Cherstich, direzione musicale dell'Orchestra Haydn di Alessandro Bonato Foto: Luca Dal Pia
  • Alla figura di Figaro, il regista riserva un ruolo da superstar, con tanto di scritte luminose in stile Broadway e uno stuolo di fotografi e fans al seguito, ammiccando alla vasta fama del personaggio. E indubbiamente non c'è barbiere più conosciuto al mondo di Figaro, a 200 anni e più dalla prima rappresentazione dell'opera, avvenuta nel 1816 a Roma al Teatro di Torre Argentina e da allora ininterrottamente in repertorio in tutto il mondo. 

    Altri accorgimenti scenici fanno del palcoscenico una 'macchina della visione', nell'intenzione del regista. In un angolo, un'insegna con un occhio stilizzato ricorda anche il logo del Grande fratello, forse alludendo al voyeurismo dei sentimenti alla base del meccanismo dell'opera lirica. Nell'insieme il risultato è volutamente spiazzante. Tutto è movibile, un elevatore crea delle gerarchie tra i personaggi e una piattaforma sospesa, completa di clavicembalo, permette una parentesi musicale e sentimentale tra i due amanti. È un mondo oscillante, inafferrabile, come in fondo le note immortali della partitura. Elementi stilizzati giocano con i codici con cui decifriamo l'opera. Un carrarmato basculante su cui si erge a spada tratta il conte travestito da soldato ubriaco, rende visivamente eroici i suoi gorgheggi, per dirne uno. Una truppa di soldati in divisa color fucsia attutisce in un sorriso l'impatto drammatico della scena che si trasforma subito in una farsa. Altri requisiti, come il banco di scuola sovradimensionato e la sagoma della casa, simile a un disegno infantile, a rappresentare il palazzo di Don Bartolo, relegano la protagonista femminile Rosina, ivi reclusa priva di diritti, in un mondo dai tratti puerili in cui vorrebbe tenerla imprigionata il vecchio e avido tutore. Il prete Don Basilio recita il suo elogio alla calunnia, nella famosa aria dedicata, con il trucco scarlatto del viso che, abbinato all'abito talare nero e ai guanti dello stesso colore rosso, gli dà piuttosto un aspetto demoniaco, consono alla sua anima. Nelle une e altre stilizzazioni sceniche si condensano appigli di senso che accompagnano e sottolineano la musica, assoluta protagonista. Accanto ai cantanti emergono con forza anche le voci del coro, affidate all'ensemble vocale Continuum diretto da Luigi Azzolini. Completano il quadro e meritano anche un elogio il gruppo di mimi che si muovono tra le scene, montandole e smontandole con movenze veloci e funambulesche, e in testa Julien Lambert, che recita la parte di Ambrogio, il servitore muto di don Bartolo. Applausi meritati.

  • Una scena corale dell'allestimento del Barbiere di Siviglia rappresentato al Teatro sociale di Trento, regia di Fabio Cherstich, direzione musicale dell'Orchestra Haydn di Alessandro Bonato Foto: Luca Dal Pia
  • Il barbiere di Siviglia, opera buffa in due atti di Gioacchino Rossini sul libretto di Cesare Sterbini
    Rappresentazione di domenica 2 febbraio 2025 al Teatro sociale di Trento

    La locandina

    Conte d'Almaviva
    Pietro Adaini

    Don Bartolo
    Fabio Capitanucci

    Rosina
    Mara Gaudenzi

    Figaro
    Gurgen Baveyan

    Don Basilio
    Nicola Ulivieri

    Berta
    Francesca Maionchi

    Fiorello Ufficiale
    Gianni Giuga

    Ambrogio
    Julien Lambert

    Direttore d'orchestra
    Alessandro Bonato

    Regia
    Fabio Cherstich

    Scenografie
    Nicolas Bovey

    Costumi
    Arthur Arbesser

    Luci
    Marco Giusti

    Maestro del Coro
    Luigi Azzolini

    Basso continuo
    Gianluca Montaruli (violoncello)
    Richard Barker (clavicembalo)
    Orchestra Haydn di Bolzano e Trento
    Ensemble Vocale Continuum