Società | Diritti civili

"Sia estesa a tutti la possibilità di 'aggregazione linguistica'"

La presa del Comune di Bolzano è a favore dei cittadini non comunitari ' lungo soggiornanti o familiari di cittadini Ue (sempre con diritto di soggiorno). Lo scopo è quello di allargare la possibilità di partecipazione ai concorsi pubblici.

In merito negli scorsi giorni è stata inviata una lettera al Presidente della Provincia Arno Kompatscher ed alla presidente del tribunale di Bolzano Elsa Vesco, contenente la 'richiesta di risolvere le problematiche relative alla dichiarazione di appartenenza linguistica per alcune categorie di cittadini non comunitari,  al fine di rendere effettivo il diritto a partecipare ai concorsi pubblici sancito dalla legge nazionale 97 /2013, oltre che dalla normativa europea'

L'iniziativa è stata promossa in prima battuta da Paola Carbajal, presidente della Consulta Immigrati del Comune di Bolzano, ma è stata sottoscritta anche dagli assessori comunali Luigi Gallo, Patrizia Trincanato e Mauro Randi, ottenendo anche il sostegno della consulta degli immigrati del comune di Merano
All'iniziativa hanno aderito anche la consigliera provinciale Brigitte Foppa nonché i rappresentanti della Rete dei diritti dei Senza Voce, Paola Vismara della Pastorale Immigrati della Diocesi di Bolzano, l'associazione Porte Aperte, e numerosi da operatori sociali, culturali e attivisti di varie associazioni.

Ecco a seguire il testo della lettera inviata. 

Alla cortese attenzione della Presidente del Tribunale di Bolzano
Dottoressa Elsa Vesco

Alla cortese attenzione del Presidente della Giunta Provinciale di Bolzano
Dottor Arno Kompatscher

Premesso che :

- la legge 6 agosto 2013 nr. 97 "Disposizioni per l' adempimento degli obblighi derivanti dall' appartenenza dell' Italia all' Unione Europea - Legge Europea 2013" ha modificato l' articolo 38 del DLGS 165 /2001 e ha esteso l' accesso ai posti di lavoro alle dipendenze delle Pubbliche Amministrazioni che non implichino l'esercizio di pubblici poteri, ovvero non attengano alla tutela dell' interesse nazionale, alle seguenti categorie di cittadini stranieri:

· ai familiari di cittadini dell'Unione Europea, anche se cittadini di stati terzi, che siano titolari del diritto di soggiorno o del diritto di soggiorno permanente.
· ai cittadini di Paesi Terzi che siano titolari di permesso di soggiorno CE per soggiornanti di lungo periodo o che siano titolari dello status di rifugiato ovvero dello status di protezione sussidiaria.

- la Regione Trentino Alto Adige con sua circolare nr 4/EL/ 2013 dell' 1.10.2013 ha correttamente affermato che in attesa del recepimento con legge regionale della disciplina nazionale ( recepimento che comunque non potrà essere che nei limiti di sua competenza e fermo il rispetto delle norme comunitarie e nazionali cogenti), gli enti locali devono integrare i bandi concorsuali prevedendo il diritto di accesso delle succitate categorie nei limiti di quanto già previsto dal DPCM 174/94.

- nel 2006 il Presidente del Tribunale di Bolzano con proprio provvedimento interpretativo (30.08.2006 prot. n 2447/2006 ) estese ai cittadini degli altri stati membri dell' Unione Europea aventi la residenza in Provincia di Bolzano la facoltà di rendere la dichiarazione individuale di appartenenza o aggregazione al gruppo linguistico. Questo al fine di sanare l' inconciliabilità del DPR 752 /1976 -interpretato fino ad allora come limitato ai soli cittadini italiani residenti in Provincia di Bolzano- con il principio di divieto di discriminazione intercomunitaria stabilito dal Trattato UE.

- nel 2010 il Presidente del Tribunale di Bolzano con proprio decreto estese ai cittadini italiani e ai cittadini di altri stati membri dell'Unione Europea, seppure non aventi la residenza in provincia di Bolzano , e purchè in concreto portatori di un interesse legittimo , la possibilità di rendere la dichiarazione di appartenenza o aggregazione ai gruppi linguistici e di avere quindi la relativa certificazione .

- attualmente risulta che ai cittadini stranieri rientranti nelle categorie previste dalla legge 97/2013 non viene data la possibilità di dichiarare presso i competenti Uffici Giudiziari la propria appartenenza linguistica, requisito necessario nella nostra Provincia per iscriversi a un concorso pubblico.

- se così è, si tratta di un grave danno per i cittadini stranieri in questione ma anche di un concreto rischio per le pubbliche amministrazioni che bandiscono concorsi, vista l' elevata possibilità - per non dire certezza- di ricorsi in sede giurisdizionale da parte di chi dovesse essere escluso dalla procedura concorsuale o selettiva per la sola mancanza del requisito dell' appartenenza linguistica.

Tutto ciò premesso i sottoscritti cittadini si permettono di sottoporre alla Vostra attenzione la questione e si augurano un Vostro autorevole intervento per permettere la piena attuazione della legge 97 del 2013 e dei relativi diritti previsti di accesso al Pubblico Impiego.

Distinti saluti

Bolzano, 24 febbraio 2014