Società | Sanità

Vaccini, arriva la “cavalleria”

L’Asl stipula una convenzione con i pediatri. 80mila i richiami da effettuare. Atteso per oggi il via libera della giunta al protocollo.
Vaccini
Foto: upi

Ci siamo. Il decreto vaccini, approvato in via definitiva dalla Camera lo scorso 28 luglio è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 182 del 5 agosto 2017. Come ormai noto per i minori di età compresa tra 0 e 16 anni e per i minori stranieri non accompagnati sono obbligatorie e gratuite 10 vaccinazioni e devono tutte essere somministrate ai nati dal 2017. Per i nati dal 2001 al 2016 devono essere somministrate quelle contenute nel calendario vaccinale nazionale vigente nell’anno di nascita. Quattro sono le vaccinazioni fortemente raccomandate che il decreto prevede ad offerta attiva e gratuita, ma senza obbligo, da parte di Regioni e Province autonome. Va inoltre detto che disposizioni transitorie semplificano l'iscrizione all'anno scolastico 2017-2018 permettendo nell'immediato un'autocertificazione sulle vaccinazioni effettuate o la presentazione della prenotazione presso il Centro vaccinale e successivamente la consegna della documentazione.

In Alto Adige sono 30mila i bambini a cui mancano una o più vaccinazioni che sono ora diventate obbligatorie e in tutto si parla di 80mila richiami. Come si muoverà dunque l’Azienda sanitaria locale per agevolare la procedura? A quanto pare tramite un accordo con i pediatri della Provincia (il protocollo dovrà essere approvato oggi dalla giunta provinciale), che avrebbero il compito di dare man forte agli operatori delle sedi distrettuali altoatesine. Nello specifico i pediatri potranno rendersi volontariamente disponibili per vaccinare, insieme agli operatori in servizio presso i distretti, bambini e ragazzi che ancora non sono “in regola”. Di 60 medici presenti e attivi in Provincia una quota fra il 30 e il 50 per cento si è già detta pronta a dare una mano per aumentare il numero delle vaccinazioni somministrate in una giornata con la prospettiva di garantire un’apertura prolungata dei distretti che dovranno quindi indicare in quali fasce orarie sarà effettuato il servizio. Ma quella del sostegno dei pediatri è una soluzione “tampone” perché, data l’esigenza di vaccinare un numero maggiore di bambini, verranno assunti entro il 2018 quindici nuovi medici igienisti e quindici infermieri specializzati, assicura la Asl locale.