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Una piccola crescita, grazie ai migranti

Con un incremento di 1.853 unità l'Alto Adige raggiunge quota 539.386 abitanti, ma il saldo naturale è negativo. Sempre grazie al fenomeno migratorio, dopo tre anni di calo, cresce anche Bolzano. San Candido e Sesto i Comuni che perdono più abitanti.
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Foto: Suedtirolfoto.com/Helmuth Rier
  • Nel 2024 l’Alto Adige ha registrato un lieve aumento della popolazione residente, raggiungendo 539.386 abitanti. L'incremento è stato di 1.853 unità, pari a un +3,4 per mille. L’incremento, però,  è dovuto esclusivamente alla componente migratoria, poiché il saldo naturale — cioè la differenza tra nati e morti — è stagnante e addirittura leggermente negativo.

    Secondo il rapporto ASTAT, nel corso dell’anno si sono registrati 4.526 nati vivi e 4.549 decessi. Rispetto al 2023, le nascite sono calate del 3,6%, mentre i decessi sono rimasti sostanzialmente stabili (-0,3%). Il tasso di natalità e di mortalità coincidono entrambi a 8,4 per 1.000 abitanti, determinando un saldo naturale negativo, seppur di poco.

    L’unico vero motore della crescita demografica resta quindi la migrazione: il saldo migratorio è stato di +3,5 per 1.000 abitanti, con 17.342 nuovi iscritti e 15.466 cancellazioni dalle anagrafi comunali. Tuttavia, anche questo motore mostra segni di rallentamento, sollevando dubbi sulla sostenibilità futura della crescita.

    Dopo tre anni consecutivi di calo, il capoluogo provinciale Bolzano torna a crescere, seppur timidamente: +106 unità, pari a +1,0‰. Anche in questo caso il merito è da attribuire esclusivamente alla componente migratoria: nel 2024 ci sono stati 3.259 nuovi iscritti all’anagrafe e 2.836 cancellazioni, per un saldo positivo di +423 persone. Tuttavia, il saldo naturale resta nettamente negativo, con 762 nati contro 1.079 morti, segnando un disavanzo di -317 unità.

    Il caso di Bolzano è emblematico della dinamica che coinvolge anche altre città altoatesine. Se Merano, Bressanone e Brunico mostrano segni di crescita, è ancora una volta grazie a flussi migratori positivi. Nei comuni di Laives e Lana, invece, il saldo delle nascite è ancora positivo e contribuisce all’aumento della popolazione. Al contrario, Appiano è l’unico comune urbano (oltre 10.000 abitanti) che perde abitanti nel 2024, con un calo dell’1,8‰.

  • Molti comuni in declino, pochi in crescita

    Nel complesso, 36 comuni altoatesini hanno perso abitanti, mentre in altri 4 la popolazione è rimasta stabile. I cali più marcati si osservano in Cortina sulla Strada del Vino (-26,8‰), Caines (-20,8‰), Sesto (-20,1‰) e San Candido (-13,0‰). In controtendenza, Ponte Gardena registra un’esplosione demografica di +128,2‰, anche se in valori assoluti ciò significa un aumento contenuto.

  • La popolazione invecchia, e le famiglie si restringono

    Nel 2024 l’età media in Alto Adige ha raggiunto i 44 anni, quattro in più rispetto al 2004. Aumentano le famiglie unipersonali e monoparentali, mentre calano le grandi famiglie. La dimensione media dei nuclei familiari scende da 2,3 a 2,2 membri.

    A livello nazionale, tutte le regioni italiane mostrano un saldo naturale negativo, con la Liguria che guida il declino con -8,4‰. Anche se il saldo migratorio in Italia è positivo (+4,1‰), la popolazione complessiva è comunque in calo (-0,6‰).