Würth: in mobilità 'solo' 57 collaboratori e 25 venditori

Si tratta di una buona notizia: la crisi nell'azienda di Egna pare aver trovato una soluzione tutto sommato accettabile per i lavoratori, visti i tempi che corrono. La soluzione è diretta conseguenza della decisione della Würth di mantenere attiva la sede di Egna e la maggioranza della forza lavoro, pur nella consapevolezza di una necessaria riduzione del numero dei dipendenti per riuscire a sostenere l'attuale situazione di mercato.
Con la mediazione della provincia dunque Würth Italia e sindacati, dopo alcune settimane di trattative, sono riuscite a trovare un accordo che limita i danni. Saranno quindi solo 57 i collaboratori e 25 i venditori che verranno inseriti nella procedura di mobilità. E l'indentificazione degli 'esuberi' passerà comunque attraverso ad una verifica in merito ai lavoratori che, per un motivo o per l'altro, potrebbero lasciare il lavoro anche volontariamente per motivazioni personali (vicinanza all'età della pensione o altre opportunità d'impiego).
L'accordo è stato firmato ieri 13 marzo presso l'ufficio del lavoro di Bolzano.
Alla 'mobilità volontaria' i lavoratori dovranno manifestare il loro interesse entro il 10 aprile. Coloro che sceglieranno questa soluzione avranno una serie di incentivi "atti a sostenere finanziariamente il più possibile i dipendenti, per permettere a loro un periodo di tranquillità economica".
La riduzione del numero degli esuberi è stata possibile - ha fatto sapere l'azienda - "grazie alle misure di contenimento e riduzione dei costi concordata con le parti sociali".
Eccole: maggiore partecipazione dei lavoratori ai costi per il servizio autobus per i dipendenti, partecipazione ai costi del servizio mensa, gestione interna del servizio di confezionamento finora fornito da aziende esterne.
Un altro aspetto sul quale è stato fatto un forte intervento per ridurre i costi è stato quello delle strategie commerciali, attraverso un forte incentivo soprattutto all'e-business come canale distributivo.