Politica | Mobilità

“Ora è l’unico progetto ragionevole”

Metrobus, Kompatscher: “Il tram non risolverebbe il problema dei pendolari”. Passa la proposta dei Freiheitlichen, la Provincia terrà conto del collegamento su rotaia.
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Foto: Ripartizione Infrastrutture

Metrobus o non metrobus, il dilemma amletico tiene banco ormai da tempo in Alto Adige, da quando, soprattutto, il progetto di un autobus veloce per collegare l’Oltradige a Bolzano è stato approvato alla fine della scorsa legislatura. A chiedere delucidazioni, in prima linea, gli alfieri della destra tedesca che denunciano i costi, definiti troppo alti, previsti (nel mirino gli oltre 800mila euro stanziati per realizzare 14 fermate). Il progetto, pensato per offrire un’alternativa ai pendolari, avrebbe permesso - rispetto al tram - di risparmiare tempo e denaro. Mentre in questi giorni, in consiglio provinciale, si discute sulla legge di stabilità 2017, sulla questione metrobus è tornato il consigliere dei Freiheitlichen Pius Leitner proponendo un ordine del giorno (approvato poi con 29 voti a favore) per chiedere che l’Aula si esprimesse in linea di principio per un collegamento su rotaia fra Bolzano e l’Oltradige e che la giunta tenesse conto di questo orientamento avviando le misure necessarie. Sostiene la proposta Andreas Pöder (Bürgerunion) affermando tuttavia che il bilancio in esame “è il più ostile alla mobilità degli ultimi 20 anni, con una riduzione dal 7 al 6%, mentre si continua a parlare di raggiungibilità”.

A favore dell’iniziativa anche Sven Knoll (Südtiroler Freiheit), il quale sottolinea che il tracciato potrebbe proseguire fino a Caldaro a sud e fino al Brennero a nord. Perplessità sul percorso sono state espresse dal consigliere di Alto Adige nel cuore Alessandro Urzì: “Il vecchio tracciato è occupato dalla pista ciclabile, che è una grande attrattiva per tutta la Provincia”. Getta acqua sul fuoco Dieter Steger (SVP) assicurando che sì, “si è proceduto con un intervento a breve termine, ma da sempre la situazione su rotaia è stata ritenuta interessante”. E aggiunge: “Si tratta però di un investimento ingente, che comunque non risolverà tutti i problemi di traffico e sarà più interessante per i turisti che per i pendolari”. Interviene quindi Walter Blaas (Freihietlichen) ricordando che di molti progetti si legge nei giornali e sui media, e che questo “dà l’impressione che si tratti di progetti a medio termine, ma prima di intervenire in Valle Aurina o a Resia bisogna considerare che l’Oltradige e Bolzano hanno grande bisogno, e non solo a scopo turistico”.

Oswald Schiefer, consigliere provinciale e Obmann della Volkspartei della Bassa Atesina, ha precisato che il progetto del tram per l’Oltradige non è affatto abbandonato, “il Metrobus, con le corsie preferenziali e 9 fermate, è stata una soluzione veloce all’eccessivo traffico, ma a medio e lungo termine l’obiettivo deve essere il tram: è una lunga strada che comporta costi elevati, ma il fatto che anche la SAD abbia proposto un progetto PPP insieme alla Provincia fa ben sperare. Bisogna quindi impegnarsi in tal senso”.

Fa ulteriore chiarezza il presidente della Provincia Arno Kompatscher spiegando che molte infrastrutture vengono finanziate non - o non solo - attraverso il bilancio, si veda ad esempio il tunnel del Virgolo. “La Ferrovia delle Dolomiti, proposta da SAD, è un progetto meraviglioso, ma comporta un finanziamento per ¾ della UE e un contributo provinciale annuale di 50 milioni. Il tram non risolverebbe il problema dei pendolari, perché non fermerebbe in tutte le frazioni; il metrobus però non impedisce questa soluzione, ed è l’unico progetto attualmente ragionevole”.

 

 

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Massimo Mollica Ven, 12/16/2016 - 10:50

Non entro nel merito dell'interessantissimo spunto del sig. Mairhofer, certo è che in casa abbiamo al Leitner, che ha svariati progetti in tutto il mondo e potremmo chiedere a loro di progettare una sorta di ovovia che colleghi tutte le zone interessate.
Di certo il tram non risolve il problema ma il metrobus non serve a nulla!

Ven, 12/16/2016 - 10:50 Collegamento permanente