"È una promessa: recupereremo i soldi dei cittadini"

È in arrivo una nuova legge sui vitalizi. Kompatscher e Rossi promettono di mettere le mani nelle tasche della precedente generazione politica e rendere presentabile quella nuova. Niente di più difficile, ma alcuni segnali coraggiosi ci sono.

Dal punto di vista politico quella di ieri 18 marzo 2014 è stata una giornata molto produttiva. La giunta regionale ha infatti posto le basi per una nuova legge sui vitalizi che potrebbe consentire (in condizionale è d'obbligo) il recupero di almeno una parte del denaro versato ai consiglieri (in carica o ex) tra lo stupore e l'indignazione dei cittadini. 

Nel giro di un paio di settimane i presidenti delle province di Trento Ugo Rossi e Bolzano Arno Kompatscher dovrebbero infatti avere in mano uno studio approfondito in merito ai margini di manovra esistenti a livello legislativo in merito ai cosiddetti 'diritti acquisiti' e quindi ai margini di modifica della contestata legge che ha fatto scorrere un fiume di euro (milioni) nelle tasche dei politici
La giunta regionale confida in significativi 'margini di manovra'. Di più: ha assoluto bisogno di questi margini per poter agire con rapidità e arginare l'indignazione dei cittadini elettori.

Fondi di rappresentanza
L'orologio corre veloce e dunque ieri su facebook il consigliere provinciale trentino del Patt Lorenzo Baratter ha pubblicato praticamente in tempo reale la decisione della giunta regionale di ridurre all'osso i fondi di rappresentanza in questa legislatura. Da 90mila a 15mila euro, un intervento simbolico dal punto di vista dell'entità delle somme, ma comunque un segnale forte. 

Una nuova legge in tempi rapidi
La giunta regionale dunque cercherà di fare velocemente una nuova legge nonostante il rischio di ricorsi. La situazione è complessa anche perché presenta situazioni diversificate in merito ai diritti acquisiti. Esistono infatti consiglieri (o ex) che hanno maturato il diritto al vitalizio ma non lo percepiscono ed altri invece che lo percepiscono già. 

Chi ha restituito? Chi ha promesso di farlo? Chi non si è fatto più sentire?
Un altro tema caldo è quello del bollettino che giornalmente fa il punto della situazione sui politici che hanno già restituito gli importi ricevuti, quelli che hanno promesso di farlo e quelli 'non pervenuti'. Il meno pervenuto di tutti è Hans Peter Munter, pesantemente sotto accusa nel suo partito, la Svp, per aver votato la legge, intascato l'importo, ed essere oggi titolare niente meno che di un sussidio di disoccupazione
Nei suoi confronti la Stella Alpina ha emesso l'altro ieri un vero e proprio ultimatum che scadrà nel pomeriggio di oggi

Limite di 15 anni alle carriere politiche e incarichi nelle società partecipate
Gli altri due temi cruciali all'ordine del giorno in queste ore sono quello del limite da porre alle carriere politiche per evitare l'effetto Durnwalder (e non solo) e le nomine nelle società partecipate. Per le carriere di consiglieri, assessori, presidente della giunta e sindaci si parla insistentemente di un limite di 15 anni. Per quanto riguarda le società partecipate in questi giorni sui giornali hanno iniziato a comparire i bandi seguendo l'indicazione di Kompatscher. 
Merito anziché vicinanza al Landeshauptmann ed alle varie correnti Svp per diventare amministratori?
Anche questa è una rivoluzione senza precedenti. Se la nuova nomenclatura Svp e Kompatscher riusciranno a portarla in porto in questi giorni convulsi si tratterà davvero di un evento straordinario e dell'ennesima prova di vitalità del partito di raccolta. In caso contrario si prospetta un vero e proprio baratro.