Società | Guerra

Consegnato il premio eco-pacifista

Si tratta del Premio Langer, sostenuto dalla Fondazione Sparkasse, che ha un valore di 10 mila euro e nel 2024 è andato al gruppo palestinese Youth of Sumud e al movimento israeliano Ta’ayush, entrambi operano in modo non-violento in Cisgiordania.
Langer
Foto: Mediterranea
  • "Abbiamo scelto di premiare queste due organizzazioni perché inseriscono sabbia tra gli ingranaggi del colonialismo israeliano". A dirlo sono i promotori del Premio Langer 2024, promosso dalla Fondazione Alexander Langer e sostenuto dalla Fondazione Cassa di Risparmio dell'Alto Adige, che ieri - venerdì 21 febbraio - è stato consegnato a Youth of Sumud e Ta'ayush, due organizzazioni rispettivamente palestinese e israeliana che operano nei territori della Cisgiordania. Dal 1997, infatti, il Premio Langer, dal valore di 10 mila euro, sostiene annualmente gruppi e singole persone che con la loro opera contribuiscono a mantenere viva l’eredità del pensiero di Alexander Langer e a proseguire il suo impegno civile, culturale, politico a favore della “conversione ecologica” e della pacifica convivenza.

    Dal 10 al 28 febbraio 2025 i rappresentanti di Youth Of Sumud e Ta’ayush hanno intrapreso un viaggio toccando diverse città italiane, accompagnati da attiviste e attivisti di Mediterranea Saving Humans e Operazione Colomba e da rappresentanti della Fondazione Langer. Gli attivisti, inoltre, ieri mattina hanno incontrato circa 200 studenti delle scuole altoatesine

  • I due gruppi premiati

    Ta'ayush” è un movimento di base nato nel 2000 che lavora per abbattere i muri del razzismo e della segregazione, documentando quotidianamente le violente aggressioni dei coloni e dell’esercito d’Israele – e subendo per questo minacce e arresti. In Ta'ayush israeliani e palestinesi lottano insieme per porre fine all'occupazione dei territori palestinesi e per raggiungere la piena uguaglianza civile attraverso azioni dirette quotidiane e nonviolente di solidarietà.

    Youth of Sumud (YOS) è un'organizzazione nonviolenta palestinese composta da giovani, nata nel 2017 nelle colline a sud di Hebron nell’ambito del locale “Comitato di Resistenza Popolare”, in risposta alle continue aggressioni e violenze di coloni e militari israeliani contro agricoltori, famiglie e bambini delle scuole della zona. Gli attivisti di Youth of Sumud – praticando forme di resistenza popolare pacifica come scelta strategica per porre fine all'occupazione israeliana – si sono impegnati a far rivivere in particolare il villaggio di Sarura, situato nella parte meridionale della Cisgiordania, abbandonato negli anni Novanta a causa della violenza dei coloni del vicino avamposto illegale israeliano di Havat Ma’On. Le antiche case-grotta erano state danneggiate o demolite: YOS le ha ricostruite e ingrandite per farvi rientrare la comunità palestinese ed evitare che i coloni israeliani s’impossessino del territorio. L'organizzazione trova la propria base in una delle caverne un tempo abitate dalla popolazione locale, ospitando chi vuole organizzarsi pacificamente alla resistenza.

    Foto: Activestills/Ahmad Al-Bazz
  • Secondo i promotori del Premio, questa collaborazione rappresenta quindi una singolare messa in pratica del ‘Tentativo di decalogo per la convivenza interetnica’ di Alexander Langer. Un concetto ripreso anche da Elisa referente dell'Associazione di promozione sociale Mediterranea: "Da un anno e mezzo operiamo anche in Cisgiordania. Ci piace definirci come "esploratori di frontiera" come diceva Langer. Credo che le sue riflessioni siano quanto mai attuali: c'è bisogno di costruttori di ponti e saltatori di muri". 

    La premiazione è seguita con un tavolo di confronto, arricchito da diverse testimonianze, sulla situazione in Cisgiordania.