Politica | Senza dimora

Prolungata l'apertura dell'ex-Inpdap

Questa mattina il sindaco Caramaschi ha firmato l'ordinanza per tenere aperta la struttura di via Pacinotti a Bolzano fino a fine maggio. Accolte circa 200 persone, tra cui lavoratori. A SALTO il sindaco dice: "Non potevamo mandarli in strada".
Pacinotti_ex Inpdap
Foto: Provincia di Bolzano
  • La struttura di accoglienza ex-Inpdap di via Pacinotti a Bolzano resterà aperta un altro mese. A deciderlo è il Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica in seguito a una riunione che si è tenuta ieri, mercoledì 23 aprile. Questa mattina, di conseguenza, il sindaco di Bolzano Renzo Caramaschi ha firmato un'ordinanza per prolungare l'apertura della struttura, che altrimenti avrebbe chiuso le proprie porte dal 30 aprile.

    Aperta il 20 di dicembre, con un mese e mezzo di ritardo rispetto a quanto preventivato dalle Linee Guida per l’accoglienza nei Ricoveri Notturni Invernali della Provincia di Bolzano, la struttura di via Pacinotti ha garantito alle persone accolte 195 posti letto e il servizio mensa per la cena e la colazione.

  • La struttura: accoglie circa 200 persone, tra cui studenti in formazione professionale e lavoratori. Per loro rimarrà aperta fino a fine maggio. Foto: Provincia di Bolzano
  • Tra le persone accolte, circa il 30 per cento lavora o frequenta un corso di formazione professionale. Come ha spiegato il sindaco a SALTO "ora verranno fatti uscire gradualmente coloro che non svolgono attività formative o lavorative". Per gli altri, invece, la struttura rimarrà aperta: "Non potevamo rovinare la formazione e l'inserimento sociale di queste persone, mandandole a dormire per strada", ha detto Caramaschi che ha in programma una riunione con la Provincia per la gestione dei posti letto. L'immobile, ristrutturato dalla Provincia che ne detiene la proprietà, a fine settembre dell'anno scorso ha visto la sua capienza essere ridotta di 100 unità. "Ora servirà trovare una soluzione per coloro che lavorano e, rispettando le nostre regole, desiderano integrarsi nella società. Ma la Provincia - aggiunge Caramaschi - deve sempre tenere a mente che Bolzano è uno dei 115 Comuni del territorio, non è l'unico su cui concentrare tutte le persone senza dimora. Bene, in tal senso, che all'inizio dell'inverno ne siano state distribuite anche su Merano, Bressanone, Brunico e Laives". E sulla gestione di chi entra e esce dalla struttura, Caramaschi dice: "Già nel 2019 abbiamo elaborato con la Questura una piattaforma informatica che viene aggiornata in tempo reale, per tenere traccia di documenti e nominativi di coloro che entrano nella struttura".

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