Economia | Energia

Contributi tagliati, la protesta di Sev

La Federazione energia contro lo stop agli aiuti per i collegamenti alla rete elettrica. Il direttore Rienzner: “Incomprensibile, un danno a imprese e paesaggio”.
Sev energia Rudi Rienzner
Foto: SEV

“Incomprensibile” e “assolutamente inattesa”. Così la Federazione energia dell’Alto Adige-Sev definisce la decisione di tagliare i contributi erogati finora alle aziende altoatesine di distribuzione per i nuovi allacciamenti alla rete elettrica e la posa sotterranea di linee aeree. La soppressione di questi incentivi è stata deliberata dalla giunta provinciale nei nuovi criteri approvati il 16 luglio: uno stop che esclude i nuovi allacciamenti per  malghe e rifugi montani, i ripristini dovuti a calamità naturali ma non ad esempio la posa sotterranea dei cavi aerei. 

Il provvedimento, sottolinea l’associazione, è eccessivamente drastico e mette a repentaglio la futura pianificazione per i numerosi distributori di piccole e medie dimensioni nel Sudtirolo. Operatori che fanno parte di un settore formato da una cinquantina di aziende, di diversa dimensione: dalla più grande, Edyna, controllata del gruppo Alperia, alle piccole realtà delle valli. “Questa importante decisione non è stata preceduta da alcuna consultazione con le aziende interessate o i rappresentanti di categoria” denuncia Rudi Rienzner, direttore di Sev. 

Improvvisamente sono state eliminate le sovvenzioni per opere già in cantiere nel 2020, nonostante le imprese ci facessero conto (Rudi Rienzner, direttore Sev)

 

 

In passato, ricorda la Federazione, i contributi coprivano una serie di spese: il 65% dei costi per i nuovi allacciamenti alla rete elettrica di malghe e rifugi, il 50% di quelli per il ripristino in seguito a calamità naturali, o ancora il 25% delle spese sostenute per nuovi allacciamenti e la sostituzione degli impianti di alimentazione elettrica in aree d’insediamento rurali e il 25% degli oneri legati alla posa sotterranea delle linee a bassa e media tensione. 

Non comprendiamo neppure il motivo dei tagli ai contributi per la posa sotterranea di linee elettriche, che danno un innegabile beneficio ai fini della tutela paesaggistica

Tra meno di sei mesi non sarà più così: con effetto dal primo gennaio 2020 sono stati soppressi i contributi per nuovi allacciamenti, la sostituzione o il potenziamento degli impianti in aree rurali e la posa di linee sotterranee. Un problema secondo Sev per i distributori di energia che devono presentare le domande di contributi tra il primo gennaio e il 30 giugno dell’anno in cui hanno inizio i lavori. 

“Improvvisamente, sono state eliminate le sovvenzioni per opere già in cantiere nel 2020, nonostante le imprese ci facessero conto” spiega Rienzner. “Sev - aggiunge - non comprende il motivo dei tagli ai contributi per la posa sotterranea di linee elettriche, che danno un innegabile beneficio ai fini della tutela paesaggistica”.