Al via lo sgombero del campeggio abusivo

“Una seconda residenza illegale”. Così Peter Egger, direttore dell’Ufficio provinciale sistemazioni bacini montani ovest dell'Agenzia per la Protezione civile ha definito la situazione ricreatasi lungo il torrente Passirio a Merano, precisamente in località Lazago.
Nelle aree ripariali, spiega il direttore, sono spuntate capanne e diverse strutture non autorizzate, tra cui panche da giardini, tavoli, attrezzature per cucinare - compreso un forno in pietra - coperture e recinzioni. Ora, come già preannunciato dal Comune di Merano le scorse settimane, gli argini verranno sgomberati.
Le aree ripariali dei torrenti devono rimanere aperte al pubblico, perché tutti hanno lo stesso diritto di trascorrervi il loro tempo
“Non è accettabile che intere sezioni della riva del fiume siano occupate da gruppi di persone e che vi si costruiscano insediamenti e recinzioni. Tali strutture non possono trovarsi a margine di un torrente" ha sottolineato Egger.
"Le aree ripariali dei torrenti devono rimanere aperte al pubblico, perché tutti hanno lo stesso diritto di trascorrervi il loro tempo - ribadisce invece il direttore dell'area funzionale di controllo dei bacini montani Fabio De Polo -. Chiunque voglia continuare a godersi il Passirio con le sue aree ripariali pressoché naturali è il benvenuto e può sedersi sugli ‘arredi’ naturali che vi si trovano o eventualmente su una coperta che si avesse portato con sé per un arco di tempo limitato. Chi ha bisogno di tavoli e panche - conclude De Polo -. può utilizzare il parcheggio appositamente allestito nella zona del biotopo Lazago, a pochi metri in direzione di Merano".
Lo sgombero (il secondo, dopo l’operazione effettuata nel 2017) avverrà nell'ambito dei lavori di manutenzione dei torrenti nel Burgraviato e inizieranno, presumibilmente, la settimana del 7 marzo.
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