Cronaca | Solidarietà

Mensa Clab cerca casa

Il servizio per i poveri deve spostarsi a causa dei lavori del Waltherpark. Caramaschi: "Da Roma aumentati i soldi per i richiedenti asilo, c'è continuità tra i governi".
Clab
Foto: NelPaese.it

Nuova mensa cercasi. L’avvio dei lavori per il Waltherpark con l’opera di demolizione che comprende il palazzo della vecchia camera di commercio in via Perathoner rende necessario spostare la mensa pubblica da 200 posti gestita dalla Clab per conto della Caritas. L’amministrazione ricerca una sede alternativa.

 

L'incarico a Repetto

“La giunta – spiega Renzo Caramaschi – ha dato mandato all’assessore Repetto, con delega alle politiche sociali, di  prendere contatti con i competenti organi provinciali al fine di individuare un nuovo locale funzionale al servizio di somministrazione dei pasti. C’è tempo un anno, non di più, dopo l’edificio sarà demolito”.

Dopo aver elogiato la qualità del servizio offerto dalla cooperativa sociale Mensa Clab, rivolto in particolare a chi ha meno possibilità, poveri, anziani, persone in difficoltà, ma aperto a tutti, il sindaco si è soffermato sui soldi inviati dal ministero dell’interno in materia di accoglienza dei richiedenti protezione internazionale. Non si tratta, in questo caso, dei finanziamenti per il progetto Sprar per i minori, che sono stati ridotti al fine di destinare una quota per snellire le commissioni territoriali che giudicano le domande di protezione.

 

I versamenti dal ministero

“Il ministero – ha detto alludendo al dicastero diretto da Matteo Salvini, protagonista delle dure politiche applicate dal governo gialloverde – ci ha versato una quota di 493.500 euro a favore del Comune in materia di accoglienza di richiedenti protezione internazionale. Tale contributo è riferito al 2018. Nel 2017 l’importo complessivo accreditato era stato di 361.000 Euro”. Tali fondi saranno destinati a finanziare servizi a bassa soglia gestiti dall’Azienda servizi sociali di Bolzano. “Evidentemente c'è una continuità nei due governi che si sono avvicendati nel rifondere parzialmente le spese per quei Comuni che hanno in carico un numero di profughi particolarmente elevato”.

I fondi per i servizi a bassa soglia per i richiedenti protezione sono aumentati da 493.500 a 361.000 euro. C'è continuità tra i due governi al fine di rifondere le spese dei Comuni. A Bolzano ci sono oggi 496 profughi, un centinaio dovrebbero essere trasferiti in provincia. La situazione è comunque migliorata

 

"496 richiedenti asilo"

Quanto al numero dei richiedenti asilo, “dai dati aggiornati siamo passati dagli oltre 800 del 2016-2017 agli attuali 496” ha aggiunto Caramaschi. “Sono ancora circa un centinaio i profughi che dal capoluogo dovrebbero essere distribuiti sul resto del territorio provinciale, ma in ogni caso la situazione, rispetto al passato è decisamente migliorata" ha concluso il primo cittadino.