Cultura | Salto Afternoon

Cornupio in the sky

Il nuovo brano di Luca Sticcotti per il Festival di Musica Contemporanea è dedicato al bolzanino Luciano Daini, recentemente scomparso.
lucianodaini
Foto: FESTIVAL DI MUSICA CONTEMPORANEA

L’appuntamento è il 30 ottobre alle ore 20 con il Festival di Musica Contemporanea giunto quest’anno alla sua 45° edizione. Il programma sarà eseguito dai musicisti di Windkraft e dai Virtuosi Italiani diretti da Kasper de Roo. Un programma dedicato a 4 figure ormai affermate nel panorama locale, ovvero Manuela Kerer, Michael F.P. Huber, Luca Sticotti e Hubert Stuppner.


Al cuore del concerto torna il filo rosso della musica popolare con le Folk Songs scritte nel 1984 da Stuppner, sul modello di Luciano Berio, che nel 1962 aveva scritto le “Folk songs” per il soprano Cathy Berberian. Quest’ultimo brano era stato un azzardo considerando che l’avanguardia pura aveva sempre visto con sospetto la categoria del folk. Mentre nella temperie romantica la regressione alla cultura popolare era un tema culturalmente forte, per la Scuola di Vienna invece, ai primi del Novecento, operazioni simili a quelle di Mahler erano impensabili. Soltanto con gli anni Settanta, quando finì l’egemonia del linguaggio strutturalista e seriale, tornò di attualità la tematica popolare con la riscoperta di figure come Bartok.
Il brano di Berio sembra anticipare i tempi, scritto come tributo alla straordinaria bravura della Berberian, vera specialista della sua musica. Inizialmente scritto per una piccola formazione fu poi arrangiato per orchestra da camera.


La cornice “avanguardistica”, di questo brano risalente ormai agli anni ‘80 è costituita dalle nuove partiture degli altri tre compositori. Prima di tutto zersplittern, di Manuela Kerer, un brano che nel suo tessuto contrappuntistico vorrebbe creare una similitudine con il tessuto nervoso che regola lo scambio di informazioni tra i due emisferi cerebrali e i suoi possibili sfasamenti. 

​Il nuovo brano di Luca Sticcotti è intitolato “Cornupio in the sky” ed è dedicato al bolzanino Luciano Daini, recentemente scomparso. L’artista Luciano Daini, per circa 30 anni è stato attivo soprattutto nelle regione Marche, nell’ambito della sperimentazione sonora, dell’improvvisazione radicale e nel teatro di ricerca. 


Da ultimo un brano dell’attivissimo compositore austriaco Michael F.P. Huber, formatosi ad Innsbruck; una partitura in tre tempi piena di poesia dal titolo Čambretosono Op. 63 in Esperanto für Kammerorchester.